“Rischio ripercussioni a livello di Cio per Authority? Ritengo di no. Il concetto di autonomia si è evoluto molto in questi anni ed è diventato più vasto. Dobbiamo difendere l’autonomia funzionale, quella delle regole; Bach la chiama autonomia responsabile, nel senso che va meritata. Bisogna essere prudenti sul concetto: non si può pretendere di essere autonomi, se non si merita l’autonomia”. Lo ha detto Francesco Ricci Bitti, presidente dell’Associazione delle Federazioni degli Sport Olimpici Estivi (ASOIF), nel corso della puntata n.734 de “La Politica nel Pallone”, su Rai GR Parlamento, parlando della commissione di controllo sui conti dei club professionistici di calcio e basket. Ricci Bitti si dice “abbastanza favorevole all’autorità del calcio italiano da lontano, perché penso che l’autonomia non l’abbiano molto meritata. Ma bisognerà vedere come verrà realizzata e quali saranno i rappresentanti dello sport. Ritengo comunque che l’efficacia degli organismi esistenti non fosse molto alta”.
Ricci Bitti, che è stato anche presidente della ITF, torna poi sul tennis: “Quello che posso dire è che i tennisti italiani a Parigi2024 avranno grandi possibilità . Ovviamente con Sinner, se sarà in forma, e con altri buoni giocatori: Arnaldi mi piace molto per la sua solidità . Credo che avremo buone carte da giocare”. “Sono Olimpiadi importantissime in un momento complicato per via dello scenario che ci circonda – ha aggiunto Ricci Bitti -. È un mondo molto conflittuale e quindi lo sport ha il dovere di dare un contributo, anche se le condizioni in cui deve operare sono molto difficili. Il grande pubblico non può neanche immaginare la complessità che ci troviamo ad affrontare oggi”.