Scocca l’ora delle semifinali in Champions League: Real Madrid-Manchester City e naturalmente Milan-Inter. Un doppio confronto da brividi, che non terrà conto della situazione dei diffidati. Non ci sono infatti calciatori a rischio squalifica nel penultimo atto della competizione più ambita, come spiega il regolamento del torneo. L’elenco dei diffidati è azzerato in due momenti distinti del torneo: al termine dei playoff (quindi ad inizio fase a gironi) e al termine dei quarti di finale. Di conseguenza, visto che un calciatore entra in diffida alla seconda ammonizione, nessun giocatore salterà la finale per una somma di cartellini gialli in diverse partite. Un pensiero in meno per i due allenatori, che potranno schierare la migliore formazione possibile. Nessun caso Nedved quindi. Come è noto, nel 2003, il centrocampista della Juventus venne ammonito nei minuti finali della semifinale e fu costretto a rinunciare alla finalissima di Manchester vinta poi dal Milan ai rigori. La norma è stata cambiata nel 2014 e ora solo un’espulsione diretta può far saltare la finale ad un calciatore.
Regolamento diffidati semifinali Champions League 2022/2023: ecco come funziona
Stefano Pioli - Foto LiveMedia/Tiziano Ballabio