“Le norme prevedono che la partita possa essere sospesa con l’autorità di pubblica sicurezza e più di quello che si è fatto a norme vigenti non si può fare – ha sottolineato Calcagno -. Ma cosa si può fare perché tutto questo non accada più? Il messaggio che vorrei mandare è che il mondo del calcio non può da solo risolvere la questione, purtroppo questo è lo specchio della società e gli stadi non devono diventare il luogo adatto a questo tipo di fatti. Abbiamo bisogno dello Stato e del Governo“. “Ieri è stata fatta la cosa più giusta. Mi auguro si possano studiare le dovute contromisure con il ministro dello sport Abodi e l’esecutivo. L’altro lato positivo è che ora queste persone, grazie anche all’uso delle telecamere, possono essere individuate ed arrestate” ha concluso il presidente dell’Associazione Calciatori.
Razzismo, Calcagno: “Stufo di questi continui episodi, serve intervento del Governo”
Umberto Calcagno - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli
“Sono stufo di questi continui episodi. Non è più concepibile che queste cose accadano con questa frequenza“. Così Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Calciatori, ha commentato i cori razzisti rivolti al portiere rossonero Mike Maignan nel corso della partita Udinese-Milan. “È una cosa gravissima e inaccettabile che gli insulti razzisti che ricevono i calciatori su tutti i campi abbiano superato quasi la metà degli insulti che ricevono in generale, come dimostra il report “Calciatori sotto Tiro” presentato l’anno scorso a Roma – ha aggiunto Calcagno -. Se può esserci un aspetto positivo in quanto accaduto a Udine è che tra l’arbitro Maresca, il portiere Maignan ed i calciatori del Milan ci sia stata una grande collaborazione che ha portato alla sospensione giusta della partita“.