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Partite giocate nel 2023: quattro. Partite vinte nel 2023: una. Voglia di ripartire nel 2024: tantissima. L’osservato speciale nel circuito per la stagione che si appresta a cominciare non potrà che essere Rafa Nadal, leggenda del tennis giunta alla sua ‘last dance’. Lo scorso gennaio, il maiorchino ha preso la decisione di mettere in stand-by la sua carriera per poi tornare eventualmente in campo solamente qualora il suo corpo glielo avesse permesso.
Quel momento sembra finalmente essere arrivato e tra pochi giorni, in quel di Brisbane, Nadal tornerà a giocare una partita ufficiale dopo quasi 365 giorni. Verosimilmente, il 2024 sarà l’ultima stagione della gloriosa carriera di Rafa, la cui programmazione potrebbe essere proprio una sorta di passerella per salutare i tifosi di tutto il mondo che l’hanno sostenuto in tutti questi anni. Non a caso Nadal è iscritto a tanti (forse troppi) tornei e, fisico permettendo, e sembra essere intenzionato a giocare il più possibile dopo un lungo stop.
Sicuramente tutto il mondo del tennis non vede l’ora di ammirarlo nuovamente in azione, ma la parola d’ordine è prudenza. Proprio per l’assenza di quasi un anno, è bene procedere con cautela ed evitare di esagerare subito per compromettere il resto della stagione. La preoccupazione è più che legittima, ma allo stesso tempo se Nadal ha preso la decisione di tornare in campo è proprio perché sente di essere ancora competitivo.
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Ovviamente non ci si può aspettare che vinca uno slam (mai dire mai, sia chiaro, ma il non essere testa di serie rischia di essere un aspetto cruciale), ma potrà dire la sua e far valere la sua esperienza. La trasferta australiana sarà un interessante banco di prova, seguito dal Sunshine Double e nel mezzo anche un’esibizione con il connazionale Alcaraz. La prova del nove sarà invece la sua amata terra rossa, da Monte-Carlo a Barcellona, passando per i Mille di Madrid e Roma e il suo regno, il Roland Garros. Infine, il torneo più importante dell’anno olimpico: appunto, le Olimpiadi. Si gioca proprio a Parigi, sulla terra rossa, anche se – visto che di ori ne ha già vinti ben due, in singolare a Pechino 2008 e in doppio a Rio 2016 – l’attenzione sarà prevalentemente sul doppio, dove si vocifera di una sua partecipazione al fianco di Carlos Alcaraz.
Si prospetta dunque un 2024 tutto da vivere per Nadal, che scenderà in campo libero da pressioni e proverà a godersi per un’ultima volta quella quotidianità che ha caratterizzato i suoi ultimi 20 anni. Un desiderio? Magari assistere ad una sua ultima sfida contro Djokovic (l’ultimo capitolo, il 59, ha visto trionfare Rafa a Parigi nel 2022). Prima ancora, però, c’è l’auspicio che la salute assista Nadal e di non vedere più immagini come quelle del match contro McDonald a Melbourne, in cui ha portato a termine la partita nonostante fosse chiaramente dolorante.
Se nel mondo del calcio il calo fisiologico del duo Messi-Ronaldo è già iniziato, il tennis è più avanti poiché Federer si è ritirato e Nadal non sembra essere lontano. Proprio per questo, è quasi un imperativo godere degli ultimi scampoli della carriera di un leggendario campione, che ha scritto la storia di questo sport e sembra avere ancora qualcosa da dare.
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