Rafael Nadal è uscito da assoluto trionfatore dal Court Philippe Chatrier di Parigi, dove grazie alla vittoria ottenuta contro Casper Ruud in finale ha conquistato il suo quattordicesimo titolo al Roland Garros, il numero 22 a livello Major. A due giorni di distanza da quell’impresa hanno però fatto il giro del mondo le immagini del campione spagnolo che, dopo essersi sottoposto ad un trattamento di radiofrequenza pulsata dal dottor Angel Ruiz-Cotorro per cercare di risolvere definitivamente il problema al piede sinistro, lasciava con le stampelle la clinica di Barcellona.
“Preferirei perdere la finale del Roland Garros in cambio di un nuovo piede. Vincere è bello, ma la vita è molto più importante di qualsiasi titolo” – e ancora – “Giocherò a Wimbledon solamente se il corpo me lo permetterà”. Queste dichiarazioni di Nadal, unite all’apparizione con le stampelle, sembravano lasciare poco spazio all’immaginazione sulla partecipazione dell’ex numero 1 del mondo allo Slam londinese. Ma tra dubbi e polemiche (riguardo alle iniezioni cui si è sottoposto lo spagnolo), ecco che Nadal è di nuovo tornato in campo. Da pochi giorni, infatti, lo spagnolo ha iniziato ad allenarsi a porte chiuse sull’erba del Mallorca Country Club di Santa Ponsa, per cercare a tutti i costi di essere presente a Wimbledon.
L’obiettivo, non annunciato, sarebbe quello di portare a termine il tanto ambito Grande Slam: si tratta della vittoria nello stesso anno di Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open. Lo stesso Rafa sembra però non avere troppe aspettative: “L’unica cosa che penso al riguardo è che si tratta di una follia anche solo a pensarla! È un obiettivo che nessuno è riuscito a centrare negli ultimi 50 anni, è un’impresa difficilissima. Personalmente firmerei soltanto per giocare senza dolore, altro che Grande Slam”.
Tuttavia, per il secondo anno consecutivo quello del Grande Slam può essere un traguardo raggiungibile e quindi non del tutto impossibile. Nel 2021 Djokovic, dopo aver vinto i primi tre Slam della stagione, arrivò ad un solo passo dal compiere una missione che non riesce a nessuno da ben 53 anni, ma Daniil Medvedev aveva piani diversi in testa e a Flushing Meadows rovinò la festa del serbo. Nel circuito maschile sono solamente due gli atleti ad essere riusciti a concludere il Grande Slam: Don Budge, da dilettante nel 1938, e Rod Laver nel 1961 e nel 1969, l’unico a farlo in Era Open. In campo femminile l’ultima a riuscirci fu invece Steffi Graf, che nel 1988 con la vittoria dell’oro olimpico a Seul mise in bacheca il “Golden Slam”.
Per Nadal però, il bilancio a Wimbledon degli ultimi anni non è troppo entusiasmante: dopo aver vinto i titoli nel 2008 e nel 2010, raggiungendo la finale anche nel 2006, nel 2007 e nel 2011, lo spagnolo non è mai riuscito ad avvicinarsi più di tanto al trofeo. Nelle edizioni più recenti, Nadal ha infatti raggiunto solamente due semifinali, perdendo con Djokovic nel 2018 e con Federer nel 2019, e rimediato tre sconfitte all’esordio o al secondo turno. Considerando poi che lo spagnolo arriverebbe a Londra senza aver disputato alcun torneo di preparazione, una vittoria sui campi dell’All England Club rappresenterebbe davvero l’ennesimo capolavoro di un campione assoluto.