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L’Italia chiude con il bel quinto posto della staffetta mista a Budapest, seconda tappa della World Cup 2022 di pentathlon moderno. Dopo i due argenti conquistati nelle finali individuali di sabato da Giuseppe Mattia Parisi ed Elena Micheli, la coppia azzurra composta da Alice Rinaudo e Daniele Colasanti termina quinta la gara vinta dall’Egitto con Karim Noureldin e Haydy Morsy. L’Italia continua a collezionare podi e piazzamenti importanti e ci riproverà anche nella terza tappa della Coppa del Mondo, in programma ad Albena, in Bulgaria, dal 10 al 15 maggio.
“Dopo l’oro di Elena Micheli all’esordio in Egitto, la squadra italiana si riconferma tra le protagoniste a Budapest – ha commentato il Presidente della Fipm Fabrizio Bittner -. Oltre a Elena Micheli ancora sul podio e all’ottimo sesto posto di Maria Beatrice Mercuri, arrivano risultati importanti anche in campo maschile con l’argento di Mattia Parisi e il settimo posto di Matteo Cicinelli”. “Grandi risultati che ci confermano che il progetto funziona. Non dobbiamo, però, cantare già vittoria. Restiamo con i piedi per terra in attesa di poterci confrontare con tutte le nazioni, visto che al momento alcune non stanno gareggiando. Intanto guardiamo avanti consapevoli che l’Italia del Pentathlon Moderno c’è” ha concluso il numero uno della Federazione.
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LE DICHIARAZIONI DEGLI AZZURRI
“Sono abbastanza felice – ha detto Matteo Ciccinelli (settimo posto) -. Sinceramente non credevo di riuscire a raggiungere questo risultato prima della gara. Le sensazioni non erano le migliori. Tuttavia sport dopo sport le mie sensazioni sono andate migliorando, fino ad arrivare al laser run dove ho fatto il mio record. Inoltre questo risultato ha accresciuto ulteriormente la mia autostima, e non vedo l’ora di rimettermi in gioco nelle prossime competizioni”.
“È stata una gara veramente importante a livello personale, piena di emozioni e di soddisfazioni – ha detto Maria Beatrice Mercuri (sesto posto) -. Uno dei miei primi esordi in gare senior concluso con un sesto posto, che dire: Wow! Per me indossare la maglietta con la scritta ‘Italia’ è sempre un onore, soprattutto se lo faccio in gare internazionali così importanti. L’Ungheria è un paese dove ho sempre il piacere di gareggiare, dove c’è il massimo rispetto di uno sport storico e importante come il nostro. Il nuovo format mette seriamente alla prova sia a livello fisico che mentale: ti spinge a superare i tuoi limiti e non c’è cosa più bella di superarli veramente”.
“È stata una gara partita alla grande, con una prova di scherma che mi ha subito portato in alto in classifica e che mi ha perdonato qualche errore nel tiro della semifinale, riuscendo quindi ad entrare nella finalissima. Purtroppo un sorteggio sfortunato a equitazione non mi ha permesso di terminare la gara nel migliore dei modi. Sono comunque felice di aver partecipato e di aver fatto esperienza in una competizione di altissimo livello come questa” ha dichiarato Maria Lea Lopez, diciassettesima.
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