Dopo la Wada anche la Federazione internazionale di pattinaggio (Isu) ha annunciato di aver presentato ricorso al Tas per il caso doping che vede coinvolta la giovanissima russa Kamila Valieva, ampionessa del pattinaggio di figura trovata positiva alla trimetazidina il 25 dicembre 2021 ai Campionati nazionali a San Pietroburgo. La positivita’ era stata annunciata solo nel febbraio 2022 durante i Giochi olimpici di Pechino.
L’Isu ha anche sottolineato che “i giovani atleti devono essere protetti dal doping ma non esentandoli dalle sanzioni”. Il riferimento è chiaramente all’annuncio dello scorso gennaio da parte del comitato indipendente dell’Agenzia antidoping russa che sosteneva, nonostante il controllo abbia dato esito positivo a seguito di uno scambio di farmaci con quello del nonno di Kamila sofferente di cuore, che l’atleta non fosse colpevole.