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Essere Atleti significa dedicare tutto il proprio tempoย allโattivitร ย sportiva. Troppo spesso perรฒ ci si dimentica cheย cโรจย anche un dopo: cosa succede al termine di una carriera sportiva? Cosa si innesca nella testa degli atleti quando le luci della ribalta si spengono e non serve piรน allenarsi perchรฉ nonย cโรจย piรน un titolo da conquistare? Ma soprattutto, cosa si puรฒ fare per educarli al risparmio ed evitare al contempo di disperdere il loro patrimonio umano e professionale? A tutte queste domande intende rispondere il workshop โPassion & Victory – Inserimento professionale degli atleti nel post carrieraโ, andato in scena oggi presso la Sala โMarinozziโ dellโUniversitร degli Studi di Roma โForo Italicoโ e organizzato dallโAssociazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri dโItalia (ANAOAI).
Il Workshop, organizzato in collaborazione con lโUniversitร degli Studi di Roma โForo Italicoย e conย Intesa Sanpaolo, รจ la messa a terra di un concorso vinto da ANAOAI e indetto dalla World Olympians Association, lโAssociazione sportiva internazionale che riunisce gli Olimpici di tutto il mondo allo scopo di promuovere e rafforzare gli ideali del Movimento Olimpico, ed รจ nato proprio dalla volontร di capire aspetti e criticitร dellโinserimento degli atleti nel post-carriera.ย Un focus approfondito sul dopo carriera e sullโintroduzione degli atleti nel mondo del lavoro, che analizzerร nel concreto tutti gli aspetti che coinvolgono il passaggio dallo sport a una carriera lavorativa: da quelli psicologici a quello sullโeducazione finanziaria, considerate le difficoltร che negli anni aumentano per via di carriere sportive sempre piรน lunghe nel tempo. Ad introdurre i lavori, รจ stato il Pro-Rettore Vicario dellโUniversitร degli Studi di Roma โForo Italicoโ Prof. Fabio Pigozzi: โLa questione dellโinserimento post carriera dellโatleta di alto livello รจ sempre piรน sentito dalle Universitร italiane – ha spiegato Pigozzi – Il principio della dual career รจ assicurare una formazione di alto livello per chi รจ impegnato nelle attivitร sportive. Il diritto allo studio รจ un diritto fondamentale del quale nessuno puรฒ essere privatoโ. La Segretaria Generale di ANAOAI,ย Giada Michetti, ha raccontato di come รจ nata lโidea del workshop: โCi siamo domandati come si poteva facilitare lโingresso degli atleti nellโattivitร agonistica. Come far capire ad un atleta quale รจ la sua strada? Il post carriera รจ un trauma per tutti, finisce un capitolo della vita. Lโambizione dellโANAOAI รจ farli diventare dei modelli, degli esempi di vita, inserendoli nelle aziendeโ. Nellโambito del progetto, la prima fase sarร quella di sottoporre un questionario agli atleti, come spiegato dalla Consigliera di ANAOAIย Fiona May: โLa cosa importante รจ cosa vogliono gli atleti. Un progetto specifico. Quando รจ finita la carriera non sei piรน conosciuto, la tua vita รจ totalmente cambiata. Spero che questo progetto funzioni, abbiamo la WOA dietro di noi, non solo per il post-caeriera ma anche per il duranteโ.
In collegamento, il Presidente della WOA, Joรซl Bouzou, ha mostrato apprezzamento per ANAOAI, braccio nazionale della WOA: โEโ molto importante questo progetto, pensiamo che ci sia bisogno di collaborazione sul post carriera a lungo termine, questo รจ possibile oggi. Con il nuovo data base abbiamo piรน conoscenza di dati scientifici anche sul post-carriera e siamo arrivati alle prime conclusioni. Ringrazio ANAOAI per questo importante progetto. Vi auguriamo il meglio, quello che fate รจ molto importanteโ. Mentre in collegamento da Losanna, il pluricampione olimpico del Tiro a Segno Niccolรฒ Campriani, ingegnere meccanico con master a Sheffield in Ingegneria applicata allo Sport e attualmente Senior Sport Intelligence Manager del CIO, ha posto alcune domande: โPer me รจ arrivato il momento di avere una chiara valutazione dei dati, vorrei capire quale รจ lโobiettivo e quale lโasticella: quanti erano gli atleti laureati a Tokyo? Chi รจ al passo con gli esami? Dopo una carriera finita, come sta un atleta, come se la sta cavando? Spetta al Coni o a una federazione fare queste domande agli atleti? Con il Coni ho sempre trovato una porta aperta nel parlare di queste tematiche, poi bisogna passare dai protocolli di intesa a dati concretiโ.ย Chiamata in causa, la Vice Presidente Vicaria del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Silvia Salisย ha dichiarato: โDobbiamo evitare che gli atleti che studiano si isolino. ร importante che le federazioni sportive inseriscano uno spazio dove inserire per gli atleti il proprio curriculum, mettendoli in contatto con gli sponsor e anche con le aziende che lavorano con le federazioniโ.
Mentre Antonio La Torre, Direttore Tecnico della FIDAL nonchรฉ Presidente del Comitato Sportivo dellโUniversitร Statale di Milano, ha osservato: โNon ci sono i numeri che Niccolรฒ ha chiesto, bisogna cominciare a fare rete con Coni, Universitร e Federazioni. I piรน giovani finalisti a Tokyo sono tutti laureati, Tortu studia sul serio, Battocletti laureata a 23 anni, Sibilio ha discusso la tesi quando eravamo in trasferta in Coppa Europa. Ma il posto fisso di Checco Zalone ce lo dobbiamo dimenticare come mentalitร , usciamo dal quasi-assistenzialismo. Dobbiamo rispondere alle domande di Niccolรฒ e darci una tabella di marcia con le istituzioni. Tra Coni e Sport e Salute, perchรฉ non costruire ponti? Un ponte reale รจ la cultura, il destino di queste persone, migliaia di sconosciuti che fanno sacrifici per raggiungere un traguardoโ.
Anche perchรฉ, da diversi studi di settore emerge che sono sempre di piรน le aziende che cercano nuovi profili professionali che abbiano le skills del campione. Ne ha parlato lโex atleta Paolo Revelli, attuale Manager Director di Morgan Stanley: โLa carriera si รจ allungata, oggi alcuni arrivano fino a 40 anni. Cosa si puรฒ fare? Credo che molto dipenda dalla persona stessa. Non รจ semplice fare la vita dello sportivo e studiare in parallelo ma bisogna riuscirci, nonostante i grandi sacrifici. E bisogna perseverareโ. E la ex campionessa paralimpica nonchรฉ attuale responsabile del dipartimento Sport, Disabilitร e Pari Opportunitร di Forza Italia, On.ย Giusy Versace: โNel mondo lavorativo non basta solo studiare e prendersi una laurea. Certo, la cultura รจ lโarma piรน potente, per combattere ogni tipo di discriminazione. E la curiositร aiuta a migliorarsi. Vanno abbinate le cose. I gruppi sportivi militari hanno un grande ruolo, sono fondamentali anche per gli atleti paralimpici, grazie a una legge che porta anche la mia firma. Ma dal punto di vista culturale cโรจ molto da fare ed essere stati grandi campioni non significa avere capacitร per coprire ruoli dirigenziali di un certo tipo. Ci sono tanti ragazzi che studiano e si impegnano e chiedono solo unโopportunitร โ.
A sostegno delle analisi scientifiche, la Psicologa dello Sport Francesca Vitaliย e il Direttore e Curatore del โMuseo del Risparmioโ Giovanna Paladino.ย โIl ritiro – ha rilevato Vitali – รจ la transizione per antonomasia, quando un atleta si ritira perde unโidentitร , il lavoro serve a costituirgli una nuova identitร . Il tema della doppia carriera รจ un tema anche di politiche europee, esistono dal 2012 linee guida europee che invoca ai Paesi membri di aggiornarle. LโEuropa stima che ci siano allโanno 120 mila talenti ex atleti di alto livello che vengono lasciati dal mondo del lavoro. Invece, lโ82% dei CEO di aziende quotate in borsa di Canada e Usa a novembre 2019 erano ex atletiโ. Particolare interesse รจ stato dedicato allโeducazione finanziaria. Dai dati forniti da Giovanna Paladino, Direttore e Curatore del โMuseo del Risparmioโ, emerge che in Italia, gli sportivi professionisti sono circa 8.100 (dati 2020) di cui 7.470 nel calcio. Il reddito annuo lordo dei professionisti si attesta nel calcio per il 67% sotto i 100 mila euro, mentre per il 32,5% sopra i 100 mila euro, di cui il 10% (solo lโ1,4% negli altri sport) sopra i 700 mila euro. In Serie A, i salari dei giocatori possono ammontare a diversi milioni di euro e qualsiasi perdita di patrimonio a certe cifre diventa consistente, spesso dovuta a poca esperienza e scarsa alfabetizzazione finanziaria: โDiversi calciatori hanno fatto investimenti sbagliati, oppure sono stati vittime di truffeโ, sottolinea Paladino. Per far fronte a queste problematiche, Museo del Risparmio ha ideato โFai Meta!! Cura il tuo denaroโ, un corso multimediale interattivo online con gruppi di atleti volto a fornire gli strumenti necessari valutare in modo appropriato i pro e contro delle proprie decisioni economiche durante lโarco temporale di una vita. Tra gli argomenti trattati: aspetti psicologici collegati alla finanza, tasso di interesse, inflazione, il tempo e il valore del denaro, relazione tra rischio e rendimento, la gestione del rischio, la diversificazione, budgeting, pianificazione finanziaria, i servizi bancari (conto corrente, credito, debito), le assicurazioni. Per le ragazze una sessione sarร dedicata alla costruzione e al mantenimento della loro indipendenza finanziaria.
In conclusione, la Presidente dellโANAOAI, Novella Calligaris, ha precisato: โQuesto รจ un punto di partenza – ha spiegato Calligarisย – affinchรฉ tutti gli atleti che hanno portato la nostra bandiera in giro per il mondo abbiano il diritto di mettere a servizio delle aziende le loro esperienze. Sullโeducazione finanziaria dovremmo tutti iscriverci, anche se fuori corso. Lโimportante รจ saper nuotare tanti mari, uno di questi รจ quello finanziario. Abbiamo fatto una fotografia della situazione, ora ci dobbiamo mettere a lavorare attraverso il questionario sviluppato da Fiona May e distribuirlo tra gli atleti in modo da avere chiara una situazione su quelle che sono le difficoltร che loro temono nel loro inserimento nel mondo del lavoro. Parlando con Silvia Salis ho detto di fare un passo piรน grande: ho chiesto al direttore generale di Confindustria Francesca Mariotti di vederci, in modo da creare idealmente un punto di incontro. La rete di WOA, di cui siamo braccio nazionale, puรฒ dare unโopportunitร in piรน per valorizzare i talenti che si disperdono. Invito anche tutte le universitร affinchรฉ gli atleti non siano solo marketing e bandiere ma si creino reali opportunitร per loro. Credo che il Coni ci darร una mano per assistere questi talenti. Lโidea รจ quella di creare una rete a favore degli atletiโ.
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