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Thomas Bach - Foto CHINE NOUVELLE/SIPA/2404201113
Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale – Cio – Thomas Bach ha parlato della decisione di World Athletics di pagare un bonus alle medaglie d’oro dei Giochi Olimpici del 2024, prendendone le distanze: “Le federazioni internazionali devono trattare tutte le federazioni affiliate e i loro atleti su base paritaria“, ha affermato ai microfoni dell’Afp presso la sede del Cio a Losanna. “Ogni ‘pilastro’ del movimento olimpico ha il suo ruolo da svolgere per sostenere gli atleti. Il Cio lo fa ridistribuendo il 90% delle sue entrate, aiutando gli atleti meno privilegiati in uno sforzo di solidarietà“. Secondo Bach sono i comitati nazionali a dover incentivare i propri atleti, e per questo motivo “distribuiscono bonus da secoli“.
Il presidente parla poi dell’organizzazione di Parigi: “Lo spirito olimpico vive del fatto che tutto il mondo si riunisce e che gli spettatori possono incoraggiare gli atleti di tutto il mond. Fiducioso nell’approccio molto meticoloso e molto professionale delle autorità francesi”. Sulla presenza di atleti russi e bielorussi senza bandiera: “Accogliamo con favore la presenza di singoli atleti neutrali che sono d’accordo con la missione pacifica dei Giochi Olimpici, e quindi che non sostengono attivamente la guerra russa in Ucraina“. Gli atleti israeliani e palestinesi parteciperanno regolarmente: “La situazione tra Israele e Palestina sia completamente diversa. Non vi è alcuna violazione della Carta Olimpica, né da parte del Comitato Olimpico Nazionale Israeliano né da parte di quello palestinese“. Infine, sullo scandalo doping che vede coinvolti 23 nuotatori cinesi: “La massima fiducia nell’Agenzia mondiale antidoping. Non c’è motivo per cui i nuotatori interessati non debbano essere a Parigi. Non è possibile accusare un atleta contro cui non ci sono prove certe da parte delle autorità competenti, in questo caso la Wada, e poi dire che siccome certe persone non sono contente allora escludeteli dalle Olimpiadi”.