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“È stata una stagione da 9 in pagella per il tennis italiano, sarà da 10 l’anno prossimo se dovesse arrivare quello che tutti ci aspettiamo dopo la vittoria della Coppa Davis: un torneo del Grande Slam”. Il pensiero di Paolo Lorenzi, ex tennista e ora apprezzato commentatore sportivo, è chiaro ai microfoni di Palla al Centro su Rai Radio 1. Ovviamente non si può non partire da Jannik Sinner, che sta facendo sognare l’Italia: “La grande forza di Jannik è quella di migliorarsi di continuo. Già nella prima parte di 2023 aveva aggiustato il servizio, cambiando la posizione dei piedi. Poi tutti i miglioramenti si sono visti in modo più netto nella parte finale di stagione. Il servizio è il fondamentale che ha migliorato di più e che può ancora perfezionare, Anche dalla parte del dritto ha lavorato molto. Dove può migliorare ancora? Nelle variazioni, nell’aprire ancora di piu’ il campo, nell’andarsi a prendere il punto a rete. C’è sempre tempo per migliorarsi e la dimostrazione piu’ lampante e’ Djokovic: alla sua età ha aggiunto al suo gioco la smorzata e il servizio e volée. Nel 2024 ci aspettiamo un gioco ancora più aggressivo da parte di Sinner”. Slam? “Per caratteristiche, Wimbledon è uno di quei tornei dove Jannik può fare la differenza. Poi in ordine New York e Melbourne. Per adesso sulla terra rossa, per la tipologia di giocatore che è, potrebbe fare un pò più fatica: fisicamente, al meglio dei 5 set, due settimane sulla terra rossa sono un pò più difficili”.
Discorso diverso per Matteo Berrettini: “Anche quest’anno il problema di Matteo sono stati gli infortuni, non il gioco. Peccato non possa iniziare il suo 2024 dall’Australia, speriamo si possa riprendere. Il suo obiettivo è molto diverso da quello di Sinner: sarà quello di raggiungere una buona condizione fisica per più settimane possibili”.
Sul ritorno in campo di Nadal: “Me l’aspetto il colpo di coda, se Nadal decide di scendere in campo, credo lo faccia con la consapevolezza di essere competitivo e di poter fare risultati. Difficilmente sara’ al massimo in Australia, pero’ non scordiamoci che quest’anno oltre al Roland Garros ci saranno anche le Olimpiadi di Parigi, che si giocheranno sulla terra rossa. Saranno i due obiettivi principali dello spagnolo”. E su Djokovic: “Credo che il 2024 sia la sua ultima possibilità per conquistare il Grand Slam. I giovani stanno arrivando, da Alcaraz a Sinner fino a Rune: ogni anno la differenza tra lui e gli altri è sempre minore. Anche lui punterà molto alle Olimpiadi, è l’unico grande torneo che manca al suo incredibile palmares”.
Buona annata anche per il nostro tennis femminile: “Innanzitutto bisogna fare i complimenti alla nostra capitana Tathiana Garbin e farle anche un grande in bocca al lupo per tutto quello che sta passando in questo momento. Ha fatto un lavoro eccezionale negli ultimi anni nel plasmare il gruppo. Magari le ragazze non sono al livello di Schiavone e Pennetta, però tutte chiudono l’anno con il loro best ranking. Questo fa capire quanto stiano migliorando nel tempo. Chiedere di vincere uno Slam è troppo, ma possiamo sperare in qualche exploit come quello di Martina Trevisan a Parigi due anni fa e sperare di vederle con più continuità nelle prime 20 del mondo”.
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