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L’Italia chiude al quarto posto la Superfinal della World League di pallanuoto di Huizou. Il Settebello cede ancora una volta alla Grecia nella finale 3°-4° posto, questa volta per 11-7. Qualche rammarico per gli azzurri, che avevano dominato sino al 6-1. Lo 0-0 lo sblocca l’ellenico Kolomovos dopo 2’03” poi è solo Settebello: due volte Figlioli, Nicholas Presciutti e Di Fulvio superano Flegkas per il 4-1 azzurro di fine primo tempo.
L’Italia allunga in apertura di secondo periodo con Nora e Nicholas Presciutti e la partita sembra indirizzata. La Grecia però reagisce: una doppietta di Genidounias lancia la rimonta, Gounias e Kolomovos la riportano in scia (6-5) all’intervallo lungo. La squadra di Vlachos completa l’opera e opera il sorpasso: Kolomonos e Vlachopoulos superano Del Lungo (7-6). Di Fulvio spezza il digiuno azzurro pareggiando i conti (7-7) ma la Grecia torna avanti con il gol in superiorità di Fountoulis dell’8-7 e poi allunga con Mourikis a cinque secondi dalla chiusura della terza frazione (9-7).
L’abbrivio del match è mutato; il Settebello accusa la fatica delle tante partite giocate in pochi giorni, oltre a una condizione atletica non ancora ottimale. La Grecia, che aveva battuto l’Italia (15-4) anche nella seconda partita della fase a gironi, chiude definitivamente i conti nell’ultimo quarto con i gol dell’11-7 di Dervisis e Gounias.
“Una brutta sconfitta – spiega, con la consueta onesta, il ct Alessandro Campagna – che mette a nudo le nostre debolezze: c’è poco d’aggiungere“. Nella finalissima, diretta dall’arbitro italiano Daniele Bianco, vittoria della Serbia 10-6 contro gli Usa. Per i campioni del mondo e d’Europa si tratta del quarto successo consecutivo nella World League (Chelyabinsk 2013, Dubai 2014 e Bergamo 2015) l’undicesimo della sua storia