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DAL NOSTRO INVIATO A PALERMO
Gli azzurri chiamano, Palermo risponde. E viceversa. Alla piscina Comunale il Settebello di Sandro Campagna batte il Montenegro nella super sfida del girone C di qualificazione alla final eight di Europa Cup 2019. Sotto la spinta calorosa del pubblico siciliano, che accoglie l’Italia della pallanuoto per il terzo anno consecutivo, arriva un successo strepitoso al cardiopalma per 11-10. Bene gli azzurri nel primo periodo, poi un momento di totale blackout di dodici minuti consecutivi nei quali non arriva nemmeno una rete a fronte delle cinque in fila realizzate dagli avversari, quindi il finale in crescendo con un ultimo tempo da antologia, soprattutto in fase difensiva nelle situazioni di inferiorità numerica.
IL RACCONTO DEL MATCH – Molto bene gli azzurri nei primi otto minuti di gara contro una selezione tra le più vincenti nella storia di questo sport. Apre le danze un gran tiro di Figlioli che porta in vantaggio il Settebello, abile a sfruttare la superiorità in seguito all’espulsione di Cuckovic. Pareggia immediatamente i conti il Montenegro con capitan Brgulian, poi c’è un’altra superiorità azzurra sfruttata alla grande con Bodegas liberato al tiro da due metri: il numero dieci, da lì, è sempre implacabile. Nuovo pareggio dei montenegrini con Petkovic, preciso nel trafiggere Del Lungo, quindi l’allungo del Settebello col rigore trasformato da Figlioli, che firma così la doppietta, e a quindici secondi dal termine con Di Fulvio da pochi centimetri e di prima per il 4-2 che lascia ben sperare.
È invece pesantissimo il responso del secondo periodo. Gli azzurri si scoprono improvvisamente privi di energia nella fase conclusiva e con le polveri bagnate: non riescono mai ad andare a segno, sprecando anche alcune chance in superiorità numerica. Il Montenegro non sta a guardare e ne approfitta alla grande: prima Ivovic e Draskovic trovano l’immediata parità, poi Popadic segna un gran gol, in questo caso in una situazione di sei contro sei. Ottima difesa azzurra nelle ultime due opportunità montenegrine, e così il parziale è di 4-5 a metà gara.
Continua l’astinenza dal gol degli azzurri anche all’inizio del terzo tempo e il Montenegro continua ad avere invece discreto feeling con la porta avversaria, trovando altre due reti per il massimo vantaggio dell’incontro: si va sul 4-7 con le due marcature di Ivovic, la seconda con la complicità di Del Lungo bucato sul primo palo che avrebbe potuto difendere con maggiore autorità. Da metà frazione in avanti arriva la veemente reazione dell’Italia che con Figlioli sfrutta la superiorità numerica (terzo gol per il numero quattro) e poi trova a due minuti e quarantatrè secondi dal termine la rete del 6-7 su rigore con Di Fulvio. La rimonta si completa ancora con il numero due, davvero on fire nel finale: diagonale perfetto a battere Lazovic per il 7-7 con cui si giunge allo scadere del tempo.
Emozioni forti in avvio di quarto periodo. Ivovic è spietato e segna per altre due volte, risponde però in entrambi i casi l’Italia, prima con Di Fulvio, poi con un Echenique finalmente in partita. Nel mezzo anche un tiro di rigore sbagliato da Figlioli che poteva segnare il finale in negativo, ma che è stato invece una spinta per arrivare alla vittoria. L’Italia trova per la prima volta il vantaggio a distanza di quasi venti minuti con Presciutti, quindi Spaic dimostra che gli avversari non vogliono assolutamente perdere la testa del girone e pareggia immediatamente i conti fissando il parziale sul 10-10. Finale convulso con il Settebello che trova l’insperato gol dell’11-10 con una conclusione disperata di Di Fulvio, quindi negli ultimi trenta secondi c’è da difendere l’ultimo attacco montenegrino, con successo e sotto la pioggia battente di fischi della tribuna gremita. Vittoria strepitosa, di testa e di cuore contro un avversario forte che, come spiega lo stesso ct Campagna, sarà in lizza nella lotta per le prossime medaglie.
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