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“Se può bastare un governo di transizione per sostenere la candidatura italiana ai Giochi Olimpici invernali del 2026? Se non ci fosse un governo politico, nel pieno delle sue facoltà, l’unica alternativa sarebbe quella di andare da tutti i leader dei singoli partiti e chiedere l’impegno scritto al sostegno della candidatura. A quel punto non ci sarebbero problemi, ma dobbiamo evitare che un giorno qualcuno si svegli e possa bloccare tutto”. Queste le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò al termine della Giunta nazionale al Foro Italico. “Per ora manteniamo un profilo altamente istituzionale, neutro e laico. Non ha senso dire o fare qualcosa di diverso – ha spiegato il numero uno dello sport italiano parlando delle tre città che vorrebbero avanzare la candidatura, vale a dire Milano, Torino e Cortina – La fase di dialogo è formalmente aperta, ma bisogna passare per un governo che oggi ancora non c’è. La deadline era prevista per fine luglio: in teoria si può anche arrivare a settembre, prima della sessione di Buenos Aires, ma si rischierebbe di fare qualcosa di frettoloso e non fatto bene. Stiamo a vedere, onestamente questa partita non la giochiamo noi”.