Calcio

Olanda, troppa panchina per De Ligt: “Sono andato dallo psicologo, può aiutare”

Matthijs De Ligt
Matthijs De Ligt, Olanda - Foto LiveMedia/Sebastian El-saqqa/DPPI

Matthijs de Ligt non sta vivendo un momento semplice durante Euro 2024. Il difensore ha rivelato di essersi affidato ad uno psicologo per gestire la delusione data dall’aver speso molto tempo in panchina durante le prime due partite del torneo: “Certi momenti possono essere duri. Parlarne con qualcuno può aiutare, così magari ti senti più ‘leggero’ e puoi rimettere le energie sul campo, invece di perdere tempo con certi pensieri negativi. Così continuo ad allenarmi per migliorare me stesso“. Il calcio moderno, che permette cinque sostituzioni, dà la possibilità a più giocatori di scendere in campo: “Sì, puoi essere contento anche se fai la riserva ed entri, ma diciamo che senti meno certe sensazioni se la tua partecipazione è stata marginale, e anche una vittoria non ha lo stesso sapore“. De Ligt ha vissuto un’esperienza simile anche ai Mondiali del Qatar, quando l’allora ct Louis Van Gaal lo aveva messo in panchina dopo il primo match da titolare:” Eppure sentivo di essere in buona forma e infatti poi l’ho dimostrato nel Bayern”. “Comunque durante la mia carriera nel calcio ho imparato che l’inizio di una stagione o di un grande torneo sembra sempre bello, ma ciò che conta è la fine, vedere fin dove sei arrivato. Per questo ora sono relativamente calmo: ho la sensazione che nel corso di questo torneo qualcosa accadrà, e mi permetterà di dimostrare che sono ancora un giocatore importante”. 

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