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Fantastica la squadra italiana di nuoto sincronizzato che ha conquistato la nona medaglia ai Campionati europei che si disputano a Londra nella routine libera della squadra. L’en plein dell’Italsincro sempre a podio in tutte le gare (tre argenti e sei bronzi) non ha precedenti nella storia. La Spagna è alle spalle, la Grecia è stata allontanata e l’Ucraina è diventato il prossimo obiettivo. La stagione ha riservato la qualificazione olimpica della squadra dopo due cicli di duro lavoro e le giurie hanno cominciato a guardare gli esercizi delle azzurre con interesse. La Russia, che resta leader e riferimento del movimento mondiale, non ha partecipato al libero di squadra, preferendo mantenere segrete alcune figure in vista delle Olimpiadi ed archiviando la kermesse con otto ori su otto gare, un podio in meno dell’Italia che è stata l’unica selezione ad esibirsi in tutti gli eventi. La squadra chiude la finale del libero al secondo posto con 91.2333 (27.5000 esecuzione, 36.5333 impressione artistica, 27.2000 elementi). Le azzurre Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, Francesca Deidda, Linda Cerruti, Manila Flamini, Mariangela Perrupato e Sara Sgarzi danzano sulle dolci note di “The season on earth” dell’autore e amico Michele Braga (candidato ai David di Donatello per “Lo chiamavano Jeeg Robot”, con coreografie della pluricampionessa olimpica e mondiale Anastasia Ermakova e del francese Stephane Miermont. Proprio la Cerruti, che sostituisce la compagna del Duo Costanza Ferro stabilisce il record personale di 6 medaglie. L’Ucraina vince l’oro con 94.0000 (28.2000 esecuzione, 37.6000 impressione artistica 28.2000), sulle note immortali dello “Schiaccianoci” di Tchaikovsky.
“Sono molto contenta sia per le mie prestazioni sia per le esibizioni della squadra. Abbiamo conquistato medaglie in tutte le prove e incrementato il nostro livello. Ora lavoreremo per le olimpiadi. Cercheremo di avvicinare chi ci sta avanti” chiude Mariangela Perrupato, veterana tra le azzurre, già di bronzo nel combo e con la squadra ai campionati europei di Budapest di dieci anni fa.