Nuoto

Nuoto, Brema: il ricordo del disastro aereo 50 anni dopo

Immagine dei resti del Convair CV-440 precipitato a Brema

Sono passati 50 anni da quel 28 gennaio 1966. L’aereo Convair Metropolitan della Lufthansa, partito da Francoforte, precipitò al suolo nella fase di atterraggio, nei pressi di Brema, per cause ancora non pienamente chiarite. Morirono tutti: 42 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. Sul volo erano presenti 7 nuotatori azzurri (Bruno Bianchi, Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Carmen Longo, Luciana Massenzi, Chiaffredo Rora, Daniela Samuele) accompagnati dall’allenatore Paolo Costoli e dal giornalista Nico Sapio, voce conosciuta del nuoto. Avrebbero dovuto partecipare all’appuntamento indoor più importante dell’anno, il meeting di Brema. L’evento, nonostante la tragedia, si svolse lo stesso e gli atleti vittime dell’incidente furono ricordati con un drappo nero sulle corsie e un bouquet di fiori sui blocchi.

Una stele in loro memoria è ora presente allo stadio del nuoto di Roma. Gli azzurri sono anche onorati nel Tempio Sacrario degli sport acquatici e nautici compreso nel Santuario della Madonna del Prodigio che si trova vicino Como.

Oggi, a 50 anni dal terribile schianto, una delegazione della federazione italiana nuoto (FIN) raggiungerà Brema per la commemorazione ufficiale organizzata insieme al Consolato d’Italia. Interverranno Paolo Barrelli, (presidente della FIN), Manuela Dalla Valle (vice presidente), Cesare Butini (direttore tecnico) e Gianfranco Saini (direttore sportivo).

Nei pressi della stele di Nordelander Strasse, a 6 km dall’aeroporto, si svolgerà la funzione in memoria delle nove persone scomparse. Dalle 18.49 alle 18.53 gli unici rumori che si sentiranno nello spazio aereo saranno quelli delle campane di tre chiese situate nei pressi dell’aeroporto di Brema. E alle 18.51, orario dell’incidente, si osserverà, così come in tutte le piscine italiane, un minuto di silenzio.

A seguire, alle 19, presso l’Hotel Rabbon si terrà l’incontro tra le istituzioni e i familiari delle vittime. In serata, la proiezione del trailer del film-documentario, in uscita a febbraio, patrocinato da Federnuoto “Tra le Onde nel Cielo” che racconta – attraverso testimonianze di familiari, amici e compagni di squadra – le storie di quei ragazzi, così giovani e così sfortunati, e dei loro accompagnatori.

Celebrazioni saranno svolte anche a Roma, presso il salone d’onore del comitato olimpico nazionale italiano (Coni), con la partecipazione di atleti di ieri e di oggi, parenti dei nuotatori periti e istituzioni sportive e della Federnuoto, tra cui il segretario generale Antonello Panza. Oltre al trailer del suddetto film, saranno presentati i libri di Gianfranco Natoli “I ragazzi di Brema” e “Azzurro” di Daniela Beneck e Paola Saini.

A livello locale, alle 18.51, nelle piscine intitolate alle vittime, rappresentanti di Federnuoto e dei comitati regionali faranno memoria del tragico incidente e presenzieranno all’affissione di una targa che riporta le seguenti parole: “La federazione italiana nuoto, nel cinquantesimo anniversario della tragedia di Brema, rinnova il ricordo dei caduti affidandolo alla perenne memoria del movimento natatorio e di tutto lo sport italiano: Bruno Bianchi, Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Carmen Longo, Luciana Massenzi, Chiaffredo Rora, Daniela Samuele, il tecnico Paolo Costoli e il telecronista Nico Sapio.

In tutti gli eventi – nazionali e regionali – della FIN in programma tra il 28 e il 31 si osserverà poi un minuto di silenzio.

E come ogni anno il Campionato nazionale a squadre – in programma ad aprile a Riccione – tra le migliori 8 società maschili e femminili sarà intitolato alla Coppa Caduti di Brema. Per continuare a ricordare. Sempre.

SportFace