Splende il solo anche sulla quarta giornata di gare ai Campionati Assoluti di Riccione, competizione importante per ottenere la qualificazione olimpica. Dopo l’impresa firmata nelle finali del pomeriggio da Gabriele Detti nei 400 m sl e Luca Dotto, record nei 100 m, il mattino in casa azzurri si carica di aspettative per l’ingresso in acqua di Federica Pellegrini, presente nelle batterie dei 200 m stile libero, la primatista Ilaria Bianchi nei 40 dorso e l’emozionante sfida tra Piero Codia, Federico Bocchia e Piero Dotto che proverà a superare se stesso nei 50 dai 50 m.
Ad aprire le danze allo stadio del Nuoto di Riccione è proprio la Divina che nuota un 200 m stile libero in completa scioltezza, unica a scendere sotto il muro dei 2 minuti con un crono di 1 59’12’’ migliorabile nella finale del pomeriggio. Un tempo, quello di Federica Pellegrini, ottenuto senza strafare e con la consapevolezza di voler migliorare il proprio parziale nella gara che conta in una distanza, quella dei 200 m, che l’ha consacrata al mondo nell’Olimpo delle grandi. In vasca, accanto alla Fede nazionale figura anche Alice Mizzau che si ferma sul 2 00’ 76’’, mentre delude Pirozzi, apparsa in ombra questa mattina dopo una prestazione per nulla brillante.
Poche emozioni nei 200 misti al maschile: in vasca, pronti a scattare dal blocchetto di partenza Federico Turrini (2 02’21’’) Lorenzo Mora ed un Fabio Scozzoli (2 03’89’’) non all’altezza delle abituali performance che manca l’accesso in finale per soli 4’’. Ad imporsi sugli avversari è un sorprendente Lorenzo Glessi che chiude in 2 01’27’’ da record dando prova di una nuotata di grande qualità e con notevoli margini di miglioramento nella finale del pomeriggio.
Molti nomi interessanti prendono parte alle batterie dei 50 dorso donne: a scendere in acqua, oltre alla primatista Elena Gemo che ottiene il terzo tempo di accesso in finale con 28’56’’, Ilaria Bianchi, reduce dall’obiettivo olimpico centrato nella giornata di ieri ed Arianna Barbieri che chiude in 28’51’’ facendo registrare il miglior parziale. Tra atlete assenti (Margherita Panziera) e nuotatrici in ombra (Erika Ferraioli e Giulia Spaziani), emerge il talento della giovane velocista Silvia Scalia, che dopo quanto visto le scorse giornate continua ad impressionare ed insidiare Arianna Barbieri, in vantaggio di soli 2’’: molto bassa nella parabola aerea prima della partenza ma grande recupero in scioltezza sul finale.
Le emozioni più intense giungono dalla velocità: dominatore assoluto dei 50 stile libero, Luca Dotto prova a replicare l’impresa e minare dall’interno il record di 21’90’’ che detiene dall’argento ai mondiali di Shanghai del 2011. Dopo le prime batterie nuotate su ritmi poco elevanti e vinte da Carlo Assargi (23’44’’) e Jonathan Boffa (23’11’’), si eleva lo standard con l’ingresso di Piero Codia, primo a scendere sotto il muro dei 23 con un passaggio finale di 22’47’’ bravo a tenere il passo nei primi 15 m e beffare sul finale un ottimo Andrea Vergani che chiude in 22’57’’. Giunge puntuale la risposta di Luca Dotto: un 22’17’’ nuotato con qualche incertezza iniziale ma con una buona distensione di braccia e gambe nell’ultima frazione che non lascia spazio a repliche e promette meraviglie nella finale del pomeriggio. A sorpresa resta fuori di un soffio dai migliori otto il centista Luca Leonardi, mentre nell’ultima batteria emerge anche la straordinaria progressione di Federico Bocchia, altro osservato speciale, un po’ scomposto in fase di arrivo ma capace di timbrare un 22’26’’ di tutto rispetto.
Si chiude in bellezza la mattinata di gare con i 50 rana al femminile che vedono la partecipazione di un’Arianna Castiglione in ripresa dopo le recenti difficoltà: 31’21’’ il tempo fatto registrare dalla ranista in batteria. Giornata storica invece per Martina Carraro che chiude con un 30’81’’ da record tra i primi cinque crono al mondo; Castiglione, Guzzetti, Scarcella (una buona progressione nuotata in 31’89’’), Angiolini, Ferraguti, Fissneider, Gyertyanffy le altre atlete che accederanno alla finale.