Il “Championship Sunday” ha emesso i suoi verdetti: saranno Kansas City Chiefs e Philadelphia Eagles ad affrontarsi domenica 12 febbraio nel Super Bowl LVII a Glendale, Arizona. Non riescono i Cincinnati Bengals a ripetere l’impresa dello scorso anno, venendo sconfitti di misura da Mahomes e compagni, mentre gli sfortunati San Francisco 49ers capitolano al cospetto della squadra che ha dominato sin da Week 1 la NFC.
DATA, ORARIO E CANALE SUPER BOWL
A Philadelphia va in scena una partita a senso unico, che gli Eagles si aggiudicano con lo score finale di 31-7. Una di quelle sfide che nascono nel modo sbagliato e poi proseguono anche peggio, per i californiani. Dopo un paio di snap si infortuna una delle pedine fondamentali dello scacchiere difensivo, ovvero Fred Warner, che riesce a tornare in campo seppur non al 100%. Ma è solo l’antipasto di una domenica in cui nulla è andato per il verso giusto.
Il primo drive del match è emblematico a riguardo, con gli Eagles che vanno subito a segno con un touchdown di Miles Sanders dopo essere riusciti a convertire un 4th&3 dalle 35 con un passaggio da 29 yards di Hurts per Devonta Smith. Passaggio che – si vedrà poi al replay – sarebbe dovuto risultare incompleto, ma coach Shanahan commette il primo errore di giornata e non chiama il challenge. E in questi casi le partite possono poi impiegare poco a diventare un incubo. Nella prima azione offensiva dei 49ers arriva il fumble e soprattutto un infortunio al gomito per il QB Brock Purdy, che è costretto a tornare negli spogliatoi. I 49ers si trovano improvvisamente a giocarsi un posto al Super Bowl con al timone il 36enne Josh Johnson, una carriera da QB di riserva in giro tra 14 diverse squadre della lega.
San Francisco riesce a trovare il touchdown del 7-7 grazie ad una giocata tutta made in Christian McCaffrey, che si inventa una corsa da 23 yards che ridà speranza ai suoi. Resterà solo un’illusione, perché l’attacco fa una fatica tremenda a muovere la palla e da lì in poi non riuscirà più a rendersi pericoloso. Gli Eagles prima dell’intervallo riescono a segnare altre due volte, ancora con Sanders e poi con Boston Scott per il 21-7.
Ovviamente la domenica nera per coach Shanahan e i suoi non è terminata qui, dato che Johnson prende un colpo alla testa ed è costretto a lasciare il campo per una sospetta commozione cerebrale. Non avendo altra scelta, torna in campo un visibilmente menomato Purdy, che con un gomito dolorante non riesce a lanciare più che a qualche metro di distanza. Di fatto il secondo tempo non esiste sotto il profilo offensivo per i 49ers, e gli Eagles fissano il punteggio finale sul 31-7 grazie ad un touchdown di Hurts e ad un field goal di Elliott.
Per fortuna, dal punto di vista dello spettacolo, le cose sono andate meglio nell’altra sfida tra Kansas City Chiefs e Cincinnati Bengals, con i primi usciti vincitori per 23-20 da Arrowhead. L’inizio è complicato per l’attacco dei Bengals, che subiscono enormemente la pressione della difesa di Andy Reid e non riescono a mettere in moto Joe Burrow. La difesa però tiene e i padroni di casa pur giocando molto meglio riescono nel primo tempo – che si conclude sul 13-6 – a trovare solo un touchdown grazie alla solita connessione Mahomes->Kelce. Un margine davvero troppo esiguo in queste circostanze, perché a Cincy basta poi poco per accendersi. E infatti al ritorno in campo Burrow trova subito Higgins per il touchdown del pareggio sul 13-13. Mahomes risponde da campione e con un passaggio per l’ex Packers Valdes-Scantling riporta in vantaggio i suoi per 20-13.
Pochi minuti più tardi Mahomes commette uno dei pochissimi errori della sua serata, con un fumble goffo nella sua metà campo che restituisce la palla agli avversari. La difesa dei Chiefs sembra reggere e forza un 4th&6 da circa metà campo, ma Burrow si inventa un long pass meraviglioso per Ja’Marr Chase, che a sua volta compie una straordinaria presa in mezzo a due difensori. Primo down e due snap dopo Perine entra in end-zone per una nuova parità: 20-20 ad inizio 4°quarto.
I due attacchi faticano negli ultimi minuti, i Bengals sono costretti al punt quando mancano solo 41” sul cronometro dei regolamentari. Moore è protagonista di un buon ritorno da 29 yards che permette a Mahomes di partire dalle sue 47 yards. Sul terzo down è lui stesso a correre per 5 yards e apparecchiare il tutto per un tentativo di field goal che sarebbe stato complesso dalle 60 yards di distanza. A questo punto è Joseph Ossai, defensive end di Cincinnati, che non riesce a fermare la sua corsa e finisce per colpire Mahomes mentre usciva dal campo: 15 yards di penalità, il field goal diventa da 45 invece che 60 e Harrison Butker non sbaglia. I Chiefs vincono 23-20 e volano al Super Bowl per la terza volta negli ultimi cinque anni.