Tutto pronto per le Next Gen Atp Finals, giunte alla quinta edizione e pronte ad incoronare un nuovo campione. All’Allianz Cloud di Milano, otto giovani astri nascenti del tennis mondiale si sfideranno per mettere il proprio nome nell’albo d’oro della competizione. Basta guardare i nomi dei vincitori passati (Chung, Tsitsipas, Sinner e Alcaraz) per capire quanto sia alto il livello e come non si tratti di un mero torneo d’esibizione. L’edizione che prenderà il via martedì 8 novembre sarà particolarmente singolare, sia nel bene che nel male. Il lato negativo è che mancheranno i primi tre giocatori della Race. Non ci saranno infatti Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Holger Rune, che per motivi differenti hanno rinunciato all’appuntamento milanese. L’Italia può comunque consolarsi con la presenza di tre giocatori azzurri, tra cui il favorito numero uno Lorenzo Musetti. Gli altri due sono Francesco Passaro e Matteo Arnaldi, quest’ultimo subentrato in extremis per via del forfait di Rune.
Tornano dunque le Next Gen Atp Finals e tornano polemiche e dibattiti in merito a questo torneo unico al mondo, che si potrebbe definire quasi un esperimento. Il regolamento prevede infatti una serie di norme volte ad essere testate in vista di un’ipotetica introduzione futura nel mondo del tennis. Stiamo parlando di un diverso sistema di punteggio, con sfide al meglio dei cinque set e set che si vincono a 4 e non 6 game, ma anche di coaching, riscaldamento accorciato e pubblico che può camminare liberamente sugli spalti anche durante il punto. Un torneo dunque proiettato al futuro sotto tutti i punti di vista, che l’Italia avrà l’onore di ospitare proprio nella settimana che precede le Atp Finals di Torino. A tingersi d’azzurro, dunque, non sono solamente le Next Gen Atp Finals ma è proprio l’autunno del tennis mondiale, che aveva già visto disputarsi due Atp 250 a Firenze e Napoli.
Malgrado questo torneo non assegni i punti, tutti i tennisti ai nastri di partenza proveranno ovviamente a vincerlo. Il favorito principale per la vittoria è Lorenzo Musetti, il più pronto ed in forma del field. Le uniche incognite sono la pressione di giocare in casa, anche se di recente si è imposto a Napoli, e la condizione fisica, dopo le fatiche di Parigi-Bercy. Chi proverà ad impensierirlo corrisponde ai nomi di Jack Draper e Brandon Nakashima, tennisti già affermati a livello Atp e determinati a fare bene. Quindi le mine vaganti Lehecka, Tseng e Stricker fino agli altri italiani Passaro e Arnaldi, tra i meno quotati ma anche tra quelli con meno da perdere.