Lorenzo Musetti affronterà Stefanos Tsitsipas nella semifinale del torneo ATP 500 di Barcellona. Il carrarino ha superato il turno dei quarti senza giocare, complice il ritiro di Jannik Sinner. Il greco, invece, ha giocato e ha vinto contro Alex De Minaur senza grande fatica. Si tratta del quarto confronto tra i due, il primo da quella dolorosa sconfitta al Roland Garros 2022, quando Musetti si trovava in vantaggio di due set e ha subito un’incredibile rimonta. Sembra passata una vita, perché ora si parla di un altro tennis.
Dopo quella partita Lorenzo ha vinto il suo primo titolo ATP, poi il secondo, prima di fare irruzione nella top 20 mondiale. A Barcellona l’azzurro cercherà di continuare a fare bene, dopo i quarti di Montecarlo e la straordinaria vittoria su Novak Djokovic. Tsitsipas in questo momento è in cerca della condizione migliore, ed è forse il momento più adatto per provare a profanare il tempio di un ‘dio greco’ che, oggi, non sembra così invincibile.
Da Parigi a Barcellona
Il 24 maggio 2022 gli occhi degli appassionati erano puntati sul campo Philippe-Chatrier di Parigi. Stefanos Tsitsipas, finalista dell’edizione 2021, quando si era fermato a un solo set dal primo titolo Slam in carriera, stava perdendo due set a zero all’esordio nel Roland Garros. Stava perdendo contro Lorenzo Musetti, un giovane italiano che l’anno prima era in vantaggio per due set a zero nel quarto turno contro il futuro campione del torneo, Novak Djokovic. Il greco, numero 4 del mondo, stava per uscire dal torneo per mano del numero 66. Musetti era in stato di grazia. Tutti i presenti si erano accorti che in quel ragazzo c’era qualcosa di speciale. Poi, però, l’inevitabile calo dovuto all’inesperienza e alla stanchezza: in cinque set è un altro sport, e giocare contro un campione non è semplice. Lo Chatrier aveva ricoperto di applausi il giovane italiano, che domani ci riproverà.
Quella di Barcellona sarà la terza semifinale in cui Musetti e Tsitsipas si incontreranno, dopo quelle di Lione e Acapulco nel 2021. Finora ha sempre vinto il greco. Tsitsipas, però, sta faticando in questo 2023: dopo la finale dell’Australian Open, ha perso lucidità e continuità per colpa di un infortunio che lo ha tenuto lontano dalla condizione migliore. A Montecarlo, dove aveva conquistato due titoli consecutivi, è stato sconfitto ai quarti da Fritz, e ora si troverà davanti un Musetti diverso da quello che ha sconfitto a Parigi lo scorso anno: più maturo, più consapevole.
Il rovescio, e che rovescio
Quelli di Tsitsipas e Musetti sono, con ogni probabilità, due dei rovesci più eleganti del circuito. Questa considerazione va fatta tenendo conto che Stan Wawrinka è ancora in attività, e il suo non si può definire neppure un rovescio: è arte sublimata. Dalla semifinale di Barcellona ci sarà da attendersi grande spettacolo, con i due rivali pronti a darsi battaglia affrontando la partita con due stili diversi: Musetti cercherà lo scambio da fondo, pronto a variare i ritmi per cercare di ottenere dei frutti dalle occasioni che gli capiteranno; Tsitsipas, invece, proverà a giocare scambi più brevi possibili, dominando sul piano del ritmo e della mentalità, salendo a rete e spingendo con continuità per togliere sicurezza alla difesa avversaria.
Entrambi hanno dalla propria parte un rovescio sontuoso, velenoso e elegante allo stesso tempo. Musetti utilizza molto di più questo fondamentale, anche in attacco, soprattutto quando è in difficoltà e ha bisogno di sicurezza. Tsitsipas, invece, affonda meno con il rovescio, che preferisce utilizzare come colpo di manovra per aprirsi il campo. È sicuro che sulla diagonale che collegherà i due colpi mancini dei semifinalisti andrà in scena uno spettacolo imperdibile, e potrebbe essere quella la chiave di una partita in cui l’azzurro avrà bisogno di giocare anche, e spesso, lungolinea o con il dritto, per non rischiare di trovarsi costretto solamente a difendere. Musetti deve crederci e andare alla ricerca di un successo che è nelle sue corde, visto il momento di ripresa dopo un inizio di stagione complicato, condito da vittorie difficili ma meritate contro Djokovic a Montecarlo e Norrie a Barcellona.