L’ultima giornata di test MotoGP sul circuito australiano di Phillip Island si apre con cielo coperto ma pista asciutta. Tutti i piloti hanno dunque pensato bene di scendere subito in pista, prima di un’eventuale pioggia che, puntuale è arrivata intorno a mezzogiorno. Un paio d’ore nei box per tutti e poi, grazie al vento che ha asciugato in fretta l’asfalto, intorno alle 15:30, le moto sono tornate a girare fino a fine turno.
Il più veloce di giornata è stato Marc Marquez con 1:29.158, tempo che però non supera l’1.29.131 fatto segnare ieri da Maverick Viñales, che si porta a casa il miglior crono della trasferta australiana. Il giovane spagnolo della Suzuki conferma inoltre la sua forma straordinaria piazzandosi, anche oggi, nelle primissime posizioni: secondo con 1:29.299. Chiude il podio Cal Crutchlow che porta la sua LCR Honda a 190 decimi dalla vetta.
Prove del telaio 2016 in casa Yamaha, messe a dura prova dal clima instabile. A fine giornata il migliore è Valentino Rossi, solo quinto, ma ad appena 277 decimi dal miglior tempo. Molto più indietro Jorge Lorenzo, nono col suo 1:29.760, che si porta a casa anche una scivolata, senza conseguenze, a turno quasi concluso.
Ancora in difficoltà le Ducati: Andrea Dovizioso, decimo, fa registrare un 1:29.860, mentre Andrea Iannone è dodicesimo con 1:29.932. Per lo meno entrambi non superano il secondo di ritardo.
Molte cadute hanno caratterizzato il turno odierno. Ad avere la peggio è stato Danilo Petrucci che a cinque minuti dal termine è scivolato alla curva otto, per una chiusura dello sterzo, procurandosi una frattura al secondo, terzo e quarto metacarpo. Sarà operato in Australia e probabilmente salterà i prossimi test.
Per quanto riguarda le Michelin, nonostante i miglioramenti evidenziati rispetto ai primi test a Valencia nel 2015, molti piloti hanno lamentato nel corso di questa tre giorni una disparità frequente di qualità tra una gomma e l’altra: pare, in sostanza, che capiti spesso di incorrere in gomme con prestazioni inferiori agli standard. La casa francese dovrà al più presto intervenire per ridurre al minimo questo problema.
Prossimo appuntamento per quanto riguarda la MotoGP, in Qatar dal 2 al 4 marzo per ulteriori test.