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Un altro nome importante si schiera contro il Mondiale di calcio che sta per iniziare in Qatar, ed è Sebastian Vettel. Il pilota tedesco da sempre si interessa alle tematiche riguardanti i diritti civili e dal GP di Abu Dhabi dice la sua: “Quando vengono fatte dichiarazioni come quelle contro i gay, allora semplicemente non dovremmo andare in Qatar. Lo sport, l’intera federazione dovrebbe dire: quello non è il posto giusto per lo sport. Le federazioni sportive dovrebbero definire un codice morale per definire quali devono essere le condizioni politiche di base affinché gli eventi sportivi possano svolgersi in un paese”, ha dichiarato il pilota dell’Aston Martin.
Vettel ha suggerito che le federazioni dovrebbero essere monitorate da organismi esterni, ad esempio quando si tratta dell’attuazione delle condizioni dei diritti umani e non solo. “La Formula 1 si è posta l’obiettivo di essere climaticamente neutra entro il 2030. Ma perché non si lascia monitorare da un organismo indipendente e critico la strada per raggiungere questo obiettivo? Cosa succede se la F1 prende una svolta sbagliata sulla strada della neutralità climatica e non riesce a soddisfare le proprie richieste? O la Fifa sulla strada verso una maggiore uguaglianza e diversità? Al momento, purtroppo, è così: la F1 controlla la F1 e la Fifa controlla la Fifa”.
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