L’Italia non si sblocca e anche dopo la 10 km maschile di nuoto di fondo resta ancora a secco di medaglie in questi Mondiali di Fukuoka 2023. Le aspettative erano indubbiamente alte alla vigilia di questa gara, ma sia Gregorio Paltrinieri che Domenico Acerenza non sono riusciti a conquistare il podio e di conseguenza neanche a guadagnare – per il momento – il pass olimpico per Parigi 2024.
La Germania dopo l’oro di Leonie Beck si prende anche quello al maschile con Florian Wellbrock, il quale deve avere evidentemente un buon feeling con le acque del Sol Levante, dato che a Tokyo si era preso il titolo olimpico due estati fa. Il tedesco si impone toccando in solitario in 1h50’40″3 al termine di un gara condotta magistralmente. Dietro si piazza l’ungherese vicecampione olimpico Kristof Rasovszky in 1h50’59″0 che precede al tocco l’altro tedesco Oliver Klemet. Poi gli azzurri, esclusi da podio e pass olimpico: il campione europeo e vice campione in carica Domenico Acerenza è quarto in 1h51’16″7, mentre l’iridato Gregorio Paltrinieri è quinto staccato di quasi un minuto in 1h51’40″7.
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LE DICHIARAZIONI – “E’ stata durissima, ho provato a stare con il gruppo di testa, ma sono andati fortissimi sin dall’inizio e poi hanno cambiato ulteriormente passo – sottolinea Supergreg – Oggi non ne avevo, al penultimo giro ero quasi al limite e non riuscivo a rispondere agli strappi. Complimenti ai miei avversari; sono tranquillo perché ho dato il massimo. La condizione non è perfetta, ho avuto dei problemi di salute durante tutta la stagione. Mi sono tuffato comunque per vincere, ma sapevo di non essere al massimo. Sono ben distante dalla migliore condizione. Ho cercato di disputare una una gara di testa, sono rimasto sempre coperto per gestire le energie e speravo di raccogliere qualcosa di più nel finale. Mentalmente ci sono, fisicamente no. Da gennaio mi sono fermato sei volte; mi mancano sei settimane di allenamento, non ho avuto continuità di lavoro. Tra due giorni avrò la cinque chilometri; poi la staffetta e la piscina. Valuterò con Fabrizio Antonelli come gestire gli impegni. Dopo la mononucleosi alle olimpiadi non mi fa paura più niente. So quello che valgo; non cederò, una soluzione si trova sempre”.
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“Oggi è stata una gara allucinante, con ritmo alto dall’inizio – spiega Acerenza -. Riuscivo a stare lì, ma non ne avevo di più per provare a strappare. Ho fatto tutto quello che potevo e non ho recriminazioni. Purtroppo qualcuno deve arrivare quarto e oggi è toccato a me. La qualificazione olimpica non è un problema, la prenderò più avanti, del resto sapevamo che i criteri di qualificazione erano estremamente restrittivi. Ora si pensa alle prossime gare e poi torneremo a lavorare duramente per migliorare ancora”.