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Arriva il primo oro azzurro ai Mondiali di Fukuoka 2023 e il merito è tutto della meravigliosa staffetta 4×1.5 km mista in acque libere. La debuttante Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci e Domenico Acerenza mettono l’Italia in buona posizione, poi ci pensa SuperGreg Paltrinieri in ultima frazione a mettere a segno l’allungo decisivo verso una medaglia del metallo più prezioso, la prima dopo ventuno anni. Il quartetto azzurro chiude in 1h10’32″2 davanti all’Ungheria in 1h10’35″2 e all’Australia in 1h11’26″7, con quest’ultima che al tocco beffa la Germania (orfana di Wellbrock) campione del mondo in carica lasciandola fuori dal discorso medaglie.
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“Siamo contentissimi, è la prima volta che conquistiamo l’oro ai mondiali. Abbiamo vinto tutto e tutti nel corso degli anni, ma questa medaglia ci mancava e ci tenevamo moltissimo – ha dichiarato Paltrinieri a fine prova -. In gara abbiamo fatto strategia a bomba. Ieri abbiamo studiato gli avversari, i percorsi, i ritmi, i tempi. Siamo stati tutti bravi. Le ragazze a mantenere posizione e seguire rotte e scie giuste. Poi Acerenza mi ha dato il cambio giusto. Avevo chiesto a Mimmo si farmi partire primo, in testa, non dietro né all’ Ungheria né alla Germania. Ci è riuscito e io ho tenuto botta. Il mondiale non era iniziato nel modo giusto, senza medaglie e pass olimpico, ma la condizione è cresciuta nel tempo. Sappiamo quanto siamo forti. Dobbiamo provare ad esprimerlo sempre, malgrado le difficoltà, anche se obiettivamente il progetto fondo sta andando benissimo. Questa medaglia ne è la dimostrazione. Abbiamo sognato tante volte di vincere l’oro ai mondiali come squadra e finalmente ci siamo riusciti”.
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“Siamo stati fantastici – commenta Acerenza -. Pozzobon e Taddeucci hanno gestito le frazioni, facendomi partire senza un distacco clamoroso. Sapevo che ogni secondo era importante, così negli ultimi 50-60 metri ho messo le gambe a tutta. Sapevo che era l’ultimo sprint del mondiale e ho lasciato tutte le energie in acqua per accontentare Paltrinieri che mi aveva chiesto di partire in testa. Poi lui ha chiuso alla grande. si. La frazione di Greg é stata infinita. La cosa bella è cantare l’inno di Mameli tutti insieme. Da squadra, con la squadra. C’é unione, forza, compattezza. L’Italia è forte”.
“Siamo campioni del mondo. Non abbiamo lasciato nulla al caso. Cambi perfetti. Sintonia totale. Gara eseguita come studiata. C’è tanta soddisfazione. Sono riuscita a tenere la scia di Leonie Beck e dare un buon cambio ad Acerenza. Siamo uno squadrone”, ribadisce Ginevra Taddeucci. “Sono contentissima, è la prima volta che nuoto la staffetta e ho conquistato subito la medaglia d’oro – afferma Barbara Pozzobon -. Per me che provengo dalle gare più lunghe è stato davvero un campionato del mondo esaltante. Ho tratto consapevolezza e determinazione. Partire subito forte coi maschi non é stato facile, però sono riuscita a seguire le loro scie e a dare un buon cambio. Il resto l’ha fatto la squadra di cui è un onore essere parte”.
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