Sara Fantini accarezza il sogno di una medaglia nella finale del martello ma il podio resta distante poco più di un metro e mezzo. Nella sessione mattutina della terza giornata dei Mondiali di atletica di Eugene, l’azzurra deve accontentarsi del quarto posto con la misura di 73.18 fatta registrare al secondo lancio. Fantini non riesce più a migliorarsi, incassa un nullo nel quarto tentativo mentre le rivali per il podio salgono di colpi. Sono due le americane a medaglia, con l’oro che va a una straordinaria Brooke Andersen: già certa della vittoria, la padrona di casa stampa al sesto lancio un bellissimo 78.96, che le permette di aumentare ancor di più il divario sulle avversarie. L’argento è della canadese Camryn Rogers (75.52), il bronzo dell’altra americana Janee’ Kassanavoid (74.86).
Niente da fare, invece, per i colori azzurri nelle batterie dei 400 metri. Al maschile chiudono pressoché con lo stesso tempo Edoardo Scotti e Davide Re, separati da tre centesimi (rispettivamente 46″46 e 46″49), lontani di quasi mezzo secondo per il ripescaggio. Entrambi gli italiani erano stati vittima del covid nel raduno pre-Mondiale di Florence, lo sforzo non è comunque bastato per raggiungere le semifinali, dove Ndori (Botswana) si presenterà col miglior tempo in 44″87, l’unico a scendere sotto i 45 secondi. Poco dopo è scoccata l’ora di Alice Mangione: la classe 1997 prova la rimonta con un gran rettilineo finale e chiude al quarto posto nella propria batteria, ma il tempo (52″72) non le sorride.
Nella finale dei 10.000 sconfitto il campione olimpico Barega, solamente quinto. L’Uganda festeggia l’oro con Joshua Cheptegei con il tempo di 27’27″43 e il bronzo conquistato da Jacob Kiplimo. Nel mezzo il keniota Stanley Waithaka Mburu, che non riesce a tenere il passo del campione del mondo nella volata finale.