L’Italia batte 3-1 la Colombia e centra la semifinale del Mondiale Under 20 di calcio. A San Juan, in Argentina, Cesare Casadei e Tommaso Baldanzi trascinano la formazione azzurra al penultimo atto della competizione a suon di giocate decisive. Nonostante il vantaggio significativo, gli azzurrini di Carmine Nunziata sono anche chiamati a soffrire ma dimostrano di saperlo fare e riescono ad avere la meglio contro i forti sudamericani. L’Italia vola dunque in semifinale e attende la vincente di Corea del Sud e Nigeria.
CRONACA – Parte meglio la Colombia, che spinge fin dal primo minuto e si rende pericolosa dalle parti di Desplanches, imponendo il proprio gioco. L’Italia però non resta a guardare e reagisce, sbloccando la gara al 9′ col solito Casadei. Calcio d’angolo battuto da Baldanzi e colpo di testa vincente dell’ex Inter, che sigla il suo sesto gol nella competizione. La Colombia prova a scuotersi e colpisce un palo con Angel alla mezz’ora, ma a trovare la via del gol è ancora l’Italia. Stavolta i ruoli s’invertono e sull’assist di Casadei di testa è Baldanzi a firmare il raddoppio col mancino. Dopo due minuti di recupero, le squadre tornano negli spogliatoi sul punteggio di 2-0.
Neppure il tempo di tornare in campo per la ripresa che l’Italia trova il tris con Esposito. Giocata fantastica di Baldanzi e colpo di tacco delizioso dell’azzurrino, che batte il portiere avversario e fa 3-0. La Colombia non molla e accorcia immediatamente le distanze con Torres, autore di uno splendido gol dal limite. I ragazzi di Nunziata tornano però a spingere e al 53′ sfiorano il quarto gol con Casadei, a cui solo il palo nega la gioia del gol dopo un’altra splendida combinazione con Baldanzi. L’Italia fallisce dunque il colpo del definitivo ko e si vede costretta a soffrire fino ai minuti finali. Gli avversari infatti si confermano molto ostici e, pur faticando a concretizzare, chiamano in causa più di una volta Desplanches. Emblematica la parata del portiere azzurro al 58′ su un diagonale di Angel. Il cronometro scorre e, nonostante i nervi tesi e ben 10 minuti di recupero, alla fine l’Italia può finalmente festeggiare una meritata qualificazione in semifinale.