Henrikh Mkhitaryan, centrocampista armeno militante nell’Inter, ha scritto un messaggio sui propri profili social per esprimere vicinanza al proprio Paese, dove sul confine con l’Azerbaigian è in corso una guerra: “Dopo un blocco di dieci mesi, il 19 settembre, l’esercito azerbaigiano ha bombardato il Nagorno-Karabakh. Mi si spezza il cuore quando apprendo le storie di traumi, perdite e gravi violazioni dei diritti umani per migliaia di famiglie armene che sono state sfollate con la forza dal Nagorno-Karabakh e stanno fuggendo in massa in Armenia. La situazione in cui vivono oggi gli abitanti del Nagorno-Karabakh ricorda le ore più buie della storia. Spesso torniamo a queste pagine oscure di uccisioni indiscriminate, pulizia etnica e campi di concentramento con rimorso, rammaricandoci che nessuno abbia fatto abbastanza per fermarli. Non possiamo riportare indietro le vittime di queste atrocità passate, ma c’è ancora tempo per prevenire il genocidio nel Nagorno-Karabakh. Nel mezzo di questo orrore abbiamo bisogno dell’immediata mobilitazione dell’assistenza umanitaria di emergenza attraverso il corridoio Lachin, nonché dell’invio e del dispiegamento di missioni internazionali di monitoraggio per porre fine a questi crimini contro l’umanità. Ora è fondamentale che i leader internazionali si pronuncino contro la pulizia etnica e utilizzino tutti gli strumenti politici possibili per porre fine alle ostilità nella regione. I bambini hanno il diritto di vivere pacificamente nella loro patria“. Olivier Giroud ha condiviso sul proprio profilo l’appello del calciatore e Mkhitaryan ha risposto: “C’è una sola squadra nel calcio quando si tratta di umanità. Grazie Olivier Giroud”.
Mkhitaryan a Giroud: “C’è una sola squadra nel calcio quando si tratta di umanità”
Henrikh Mkhitaryan, Inter - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli