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“Dobbiamo fare non bene, ma molto bene. Dobbiamo organizzare i migliori Giochi invernali di sempre“. Lo ha dichiarato Giovanni Malagò, presidente del Coni, nel suo intervento all’evento “Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. La diplomazia dello sport di fronte alle sfide globali”. “Devo ricordare quando nel settembre 2016 la storia ci impose di fermarci (per la candidatura di Roma ai Giochi estivi del 2024, ndr), ma a distanza di due anni e nove mesi abbiamo colto quella opportunità. Il 24 giugno del 2019 abbiamo vinto una partita impossibile perché all’inizio non eravamo neppure candidati, ma abbiamo saputo cogliere le debolezze di alcune città – ha proseguito il presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 -. Abbiamo poi avuto la fortuna di avere il Cio come importante alleato nell’individuazione dell’Agenda 2020, una formula completamente diversa rispetto al Dopoguerra. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù, perché non avevamo budget e perché abbiamo dovuto conquistare i voti di chi aveva perso fiducia nell’Italia per il ritiro della candidatura di Roma. Abbiamo ricevuto la fiducia cieca dei governatori delle regioni, dei sindaci delle città, di tutte le istituzioni coinvolte. Abbiamo fatto squadra, è stata una pagina non dico unica, ma sui generis. Ora dobbiamo organizzare i migliori Giochi di sempre“.
“Sono certo che organizzeremo i migliori Giochi di sempre. La vera sfida è nell’impatto sociale che Milano Cortina 2026 deve avere: sono certo che riusciremo a lasciare in eredità un Paese più civile, più equo, più giusto” ha chiosato Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico. “Questa giornata rappresenta un’altra tappa del percorso intrapreso dal nostro Paese. Ho apprezzato le parole del ministro Di Maio per l’attenzione, in particolare, all’impatto sociale dei Giochi sul Paese – ha sottolineato Pancalli -. Noi non stiamo organizzando soltanto il più importante evento sportivo del 2026, ma il più importante evento sportivo per il futuro del Paese. E questo futuro lo disegniamo da oggi, nell’organizzazione dei Giochi. Va costruita una manifestazione che abbia un grande impatto sociale, dobbiamo lasciare una legacy non solo economica, ma sull’indice di cultura del Paese. Siamo pronti a raccogliere questa sfida“.
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