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L’attaccante del Milan Rafael Leao è stato ospite alla trasmissione ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio, per presentare il suo libro: “Smile. La mia vita tra calcio, musica e moda”. Il primo argomento trattato è quello del razzismo e dell’episodio che ha visto coinvolto il compagno Mike Maignan: “Lui era molto nervoso, non voleva giocare più, non era la prima volta che si creava una situazione del genere. Noi siamo stati con lui, siamo andati negli spogliatoi con lui. E’ una cosa che dobbiamo combattere, dentro al campo. Tutti i giocatori e anche le società, voglio ringraziare il Milan che nell’ultima partita al minuto 16 ha fatto fermare la partita. Dobbiamo combattere il razzismo“. Poi, sul sorriso sempre stampato in volto: “E’ il mio modo di vivere, di combattere le persone che sono contro di me, è un modo per vedere che io non ho bisogno di parole”. Si parla poi del rapporto con la squadra: “Se ho mai pensato di andare via? No. Ho avuto le mie difficoltà all’inizio, quando si arriva qua è diverso dalla televisione. Maldini mi ha aiutato tanto, voglio salutarlo. Mi ha chiamato prima che arrivassi al Milan, non potevo dire di no. Se mi ha sgridato? Sì, certo, è una personalità forte, è esigente, ma mi ha aiutato a crescere come uomo. Se mi manca? Sì, certo“. Come non citare il ruolo di Ibrahimovic: “Lui è come sempre, non è cambiato nemmeno da dirigente. Avrei voluto giocare più anni con lui, è una persona incredibile. Il Milan ha fatto benissimo a metterlo ancora con noi, siamo sempre uno in più con lui. Dal punto di vista mentale è incredibile”. Si torna poi allo scudetto di due anni fa: “Non lo dimenticherò mai. Quando eravamo in pullman c’era un ambiente bellissimo, sapevamo che era la nostra giornata. L’arrivo in piazza del Duomo è stato incredibile, uno dei momenti più importanti della mia carriera“.
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