[the_ad id=”445341″]
E’ ufficialmente partito il conto alla rovescia per l’inizio della stagione 2024. Neppure il tempo di metabolizzare quanto accaduto nel 2023 che il mondo del tennis già si proietta verso il futuro, pronto a vivere un altro anno che si prospetta entusiasmante. Per salutare al meglio la stagione terminata, dunque, quale modo migliore per ripercorrere le 10 partite più belle? C’è tanto Sinner, tanto Djokovic-Alcaraz, ma anche qualche incontro tra giocatori meno quotati. Ecco di seguito i migliori match del 2023.
10) Wimbledon R1, Tsitsipas b. Thiem 3-6, 7-6(1), 6-2, 6-7(5), 7-6(10-8)
Lo slam londinese è iniziato nel segno di una splendida battaglia di 3 ore e 55 minuti tra due ex top 3, decisasi solamente al tie-break decisivo del quinto set. Ad avere la meglio è stato Tsitsipas, che ha prevalso non senza faticare in questa battaglia tra rovesci a una mano, caratterizzata anche da una sospensione per oscurità.
9) Miami SF, Sinner b. Alcaraz 6-7(4), 6-4, 6-2
Magari non avrà ancora lo stesso sapore del Fedal, ma la rivalità tra Jannik e Carlitos regala già grandi emozioni. Il loro match più bello di questa stagione è stato sicuramente quello disputato in Florida, dove Sinner si è imposto in tre set, volando in finale. Menzione speciale per lo splendido punto a cui i due giocatori hanno dato vita nel terzo set (QUI IL VIDEO).
8) Vienna F, Sinner b. Medvedev 7-6(7), 4-6, 6-3
I due giocatori si sono affrontati ben cinque volte quest’anno, di cui quattro in finale. La più equilibrata è stata quella di Vienna, conquistata dall’azzurro dopo 3 ore e 4 minuti di lotta. Match d’altissimo livello tra i due, pieno di ribaltamenti di fronte e vinto da uno straordinario Sinner, capace di salire in cattedra nel parziale decisivo, dimostrando un’ottima resistenza fisica e un notevole livello di tennis fino alla fine.
7) US Open R4, Zverev b. Sinner 6-4, 3-6, 6-2, 4-6, 6-3
Ancora Sinner in questa classifica, ma non potrebbe essere altrimenti visti i match a cui ha dato vita. Pur non avendo brillato particolarmente a livello slam, a Flushing Meadows è stato protagonista di una battaglia avvincente contro Zverev, andata al quinto set e vinta dal tedesco, capace di sfoggiare una delle sue migliori prestazioni dell’anno – sfiorando i livelli pre-infortunio -, che non ha lasciato scampo a Jannik.
6) Australian Open R4, Rublev b. Rune 6-3, 3-6, 6-3, 4-6, 7-6(11-9)
Se la stagione di Rublev è stata così positiva, il merito è anche dell’ottimo inizio, con i quarti di finale agli Australian Open, raggiunti grazie ad una vittoria quasi miracolosa contro Rune agli ottavi. Nel parziale decisivo, il russo ha infatti recuperato da 2-5, annullando due match point sul 5-6 e forzando il super tie-break. Qui, è riuscito a salvarsi da 0-5 e poi 3-7, spuntandola per 11-9. Non serve aggiungere altro.
[the_ad id=”668943″]
5) Australian Open R1, Murray b. Berrettini 6-3, 6-3, 4-6, 6-7(7), 7-6(10-6)
L’altro italiano in questa classifica è Matteo Berrettini, anche lui purtroppo sconfitto a livello slam, per mano di Murray. Era il primo turno a Melbourne quando il britannico riuscì a sorprendere Matteo, annullando un match point (rimpianti enormi per il romano, che mise in rete un comodo rovescio) e imponendosi al tie-break del terzo. Match spettacolare che ha poi dato vita ad un altro gran incontro, al turno seguente contro Kokkinakis, vinto sempre in cinque set da Muzza.
4) Miami R2, Hurkacz b. Kokkinakis 6-7(10), 7-6(7), 7-6(6)
3 ore e 34 minuti, tre tie-break, 44 aces ma anche 92 vincenti. La sorpresa di questa top 10 non può che essere il match andato in scena a Miami, tra due giocatori sulla carta non particolarmente spettacolari e invece capaci di dar vita ad un match pazzesco. Sicuramente lo ricorda con più piacere il polacco dato che Kokkinakis ha sprecato tre match point nel tie-break del secondo set, e altri due in quello del terzo.
3) Atp Finals RR, Sinner b. Djokovic 7-5, 6-7(5), 7-6(2)
Pochi dubbi sulla partita più bella delle Atp Finals. Sinner strappa il primo set a Djokovic, poi si fa rimontare, perde il break di vantaggio nel terzo ma riesce a dominare il tie-break, ottenendo la prima vittoria in carriera contro il serbo. In visibilio il pubblico di Torino, che esplode di gioia dopo 3 ore e 11 minuti.
2) Wimbledon F, Alcaraz b. Djokovic 1-6, 7-6(6), 6-1, 3-6, 6-4
Dopo la semifinale del Roland Garros vinta dal serbo, caratterizzata dai primi due set da sballo e dagli altri due a senso unico, ci si è chiesti cosa sarebbe successo se Alcaraz non avesse avuto i crampi. La risposta è arrivata un mese dopo sui prati londinesi, dove Nole e Carlos hanno dato vita ad una finale slam clamorosa. Il serbo ha dominato il primo set, per poi perdere il secondo al tie-break e subire un sonoro 6-1 nel terzo. Quindi il 6-3 per portare la sfida al quinto, dove Alcaraz è emerso alla distanza, salvando una palla break in avvio e spuntandola per 6-4, battendo Nole nel suo regno.
1) Cincinnati F, Djokovic b. Alcaraz 5-7, 7-6(7), 7-6(4)
Ancora loro due. Sicuramente a livello d’importanza vale più la finale di Wimbledon che quella di Cincinnati, ma in termini di qualità di gioco il match sul cemento americano non ha avuto eguali. In quello che era il loro primo incontro dalla finale di Wimbledon, Djokovic e Alcaraz sono rimasti in campo per 3h50’, giocando un totale di 261 punti. Un match da montagne russe, giocato ad un’intensità pazzesca e pieno di colpi mozzafiato. Livello spaziale tra i due migliori giocatori del pianeta.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”676180″]