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Medaglia olimpica in cheerleading? Forse tra 3 anni. Parola del Cio

Cheerleader in azione - foto da Flickr

Le immaginate le cheerleader su un podio olimpico? Tra tre anni, potranno essere loro le medagliate. Niente più coreografie a margine degli eventi sportivi: secondo le ultime direttive del Comitato Olimpico internazionale, saranno loro le protagoniste di vere e proprie competizioni riconosciute.

Lo ha stabilito l‘Executive Board del CIO, che ha stanziato finanziamenti per il cheerleading e per il muaythai (la boxe thailandese), in quanto discipline dal “forte richiamo giovanile”. Entrambe parteciperanno nei prossimi tre anni a programmi dedicati allo sviluppo degli atleti e all’anti-doping. Al termine di questo periodo di tempo, le singole federazioni potranno chiedere di far parte del programma dei Giochi Olimpici.

Altri tasselli che vanno ad affiancarsi a quelli già messi in piedi per le prossime Olimpiadi di Tokyo 2020. Saranno ben cinque le discipline nuove che assegneranno medaglie: oltre allo sport nazionale del Giappone, il karate, si potrà assistere a gare di baseball/softball, surf, alpinismo sportivo e skateboard.

Ma il numero delle discipline che faranno parte del programma olimpico è destinato vertiginosamente ad aumentare, in virtù della recente norma che assicura, a ogni comitato organizzatore del Paese ospitante, di poter decidere su nuove discipline da introdurre. Se Roma fosse andata avanti nel progetto 2024, ad esempio, il pattinaggio a rotelle sarebbe potuto diventare disciplina olimpica: in più di un’occasione, infatti, il presidente del Coni Giovanni Malagò si era sbilanciato a favore della disciplina, molto diffusa in Italia, che avrebbe garantito agli azzurri diverse opportunità in più per andare a medaglia.

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