Se le prime pagine sono andate giustamente a uno Jannik Sinner che ha fatto emozionare l’Italia intera nel corso delle ultime settimane della stagione tennistica 2023, allo stesso tempo qualche copertina se l’è conquistata anche Matteo Arnaldi. Il classe ’01 ligure, che nella storia del nostro tennis rimarrà per sempre il secondo singolarista che ci ha portato a trionfare in Coppa Davis, con abnegazione e talento si è fatto conoscere dal grande pubblico pian piano nel corso di un’annata iniziata alla posizione n°134 e conclusa 90 posizione più sù, al n°44.
Quando non si è Jannik Sinner, Carlos Alcaraz o simil campioni, una carriera va costruita step by step ed è esattamente quello che ha fatto in questi anni il tennista ligure nel corso del suo percorso. E il suo 2023 ne è stata un’ulteriore dimostrazione, riuscendo prima a diventare sostanzialmente infallibile a livello challenger, poi con le prime esperienze sul circuito maggiore e un po’ alla volta con risultati sempre più rilevanti, con la ciliegina sulla torta degli ottavi di finale agli Us Open prima delle gioie indimenticabili di Malaga.
Il 2024 si prefigura come una stagione molto delicata per Matteo, ma non tanto per le luci della ribalta che improvvisamente si sono accese anche su di lui, che invece fin qui aveva avuto l’opportunità di lavorare e crescere con tranquillità, un po’ all’ombra dei successi precoci di Sinner e Musetti. Questo perché la testa del ragazzo sembra funzionare davvero nel modo giusto e le decisioni prese in vista della nuova stagione ne sono la conferma: dopo la Davis giusto qualche giorno di scalo a Macao, poi l’aereo ha portato Matteo e la sua fidanzata Mia in Australia già dalla seconda settimana di dicembre. Una scelta fatta sia per ambientarsi e preparare come meglio non si potrebbe gli impegni di gennaio, ma anche per passare del tempo e le feste di Natale con la compagna (australiana) e la sua famiglia a poco tempo di distanza dalla scomparsa del papà.
Invece sarà fondamentale innanzitutto stabilizzarsi a un certo livello di risultati e prestazioni. Quello che è accaduto negli ultimi mesi del 2023, con la scalata repentina della classifica e i tanti bei piazzamenti può essere talvolta fuorviante. D’altronde quando si è in fiducia e ogni bel torneo giocato porta nuova carica e fiducia in vista del successo a volte sembra quasi di giocare su una nuvola. Ma il tennis è lo sport del diavolo, e a questi periodi in cui tutto riesce contrappone altri in cui invece pare andare tutto storto. In quella che sarà la sua stagione della “conferma” sul circuito maggiore, l’allievo di coach Petrone dovrà essere abile a mettersi alle spalle le scosse di assetamento che senz’altro ci saranno, anche perché gli avversari hanno iniziato a conoscerlo e a inviduarne i punti deboli e quelli di forza. Ma la sensazione è che l’Italtennis in Matteo Arnaldi abbia trovato non un semplice ‘gregario’, ma un altro giocatore che può aspirare a togliersi soddisfazioni importanti.