Daniil Medvedev continua il suo straordinario momento di forma, conquistando la finale anche nel Masters 1000 di Miami. 2h e 19′ di gioco ha impiegato l’attuale numero cinque del mondo per avere la meglio – con il punteggio di 7-6(5) 3-6 6-3 – sul connazionale Karen Khachanov, anche oggi protagonista per larghi tratti di un bel match, che evidenzia i miglioramenti degli ultimi mesi. Per Medvedev si tratta della quinta finale consecutiva dopo Rotterdam, Doha, Dubai ed Indian Wells, con un bottino di tre vittorie ed una sconfitta fino a questo momento.
PRIMO SET – L’inizio è di adattamento da parte di Medvedev: il numero 5 del mondo, infatti, si ritrova immediatamente sotto 15-40 nel suo turno di battuta inaugurale e riesce a salvarsi grande ad un buon rendimento con la prima di servizio. Da quel momento in poi, si procede speditissimi nei rispettivi game: pochi scambi e livello molto alto da parte di entrambi con la battuta a disposizione. Si va avanti così, senza alcuno scossone, fino all’ottavo game, quando arriva un piccolo passaggio a vuoto da parte di Khachanov: Medvedev ne approfitta subito e conquista il break che, sul 5-3, lo spedisce a servire per chiudere il primo set.
Il nono gioco, tuttavia, si rivela un’Odissea senza lieto fine: 0-30, poi 30-30, 30-40 e palla break annullata, un set point fallito a causa di un doppio fallo, infine il controbreak che si materializza. Sotto 15-30 nel decimo game, poi, il numero 14 del seeding rimonta in un turno di battuta vitale per concedergli ancora la speranza di vincere il set: 5-5. Alla fine, è il tiebreak a decidere le sorti di un primo parziale molto equilibrato: da 4-2 viene ripreso sul 4-4, ma nonostante ciò Medvedev non si scompone e chiude 7-5, incamerando la frazione 7-6(5) dopo 1 ora e 2 minuti di battaglia.
SECONDO SET – Il lungo toilet break tra il primo e il secondo parziale sembra non aver fatto particolarmente a Medvedev, che al ritorno in campo fatica a mettere la pallina nel rettangolo di gioco. Come accaduto durante il primo turno di risposta dell’incontro Khachanov si porta 15-40, ma questa volta riesce ad ottenere il break, e poi a consolidarlo, portandosi sul 3-0 grazie ad un parziale di dodici games a quattro. Un calo che costa caro al numero cinque del mondo, che resta in scia nel corso della frazione ma senza mai riuscire a recuperare. Khachanov ha solo un momento di difficoltà, quando è costretto ad annullare una palla break sul 3-1, ma poi riesce a tenere facilmente gli altri turni e chiudere per 6-3.
TERZO SET – Medvedev rischia di incappare nel medesimo errore anche nel terzo set, offrendo una palla break nel primo gioco. Khachanov non riesce a concretizzarla e con il passare dei minuti inizia ad accusare maggiormente la stanchezza rispetto al suo avversario. Il break infatti lo mette a segno Medvedev sul 2-1 e da quel momento diventa inarrestabile al servizio. Il finalista di Indian Wells chiude con un punto straordinario al primo match per 6-3 e vola anche qui verso l’atto conclusivo.