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Roberto Mancini, ex ct della Nazionale e ora impegnato in Arabia Saudita, ricorda Vialli in un messaggio proiettato in occasione della serata benefica ‘My name is Luca’: ”Lui aveva un ultimo sogno, quello di diventare presidente della Sampdoria e mi dispiace davvero tanto che non sia riuscito a coronarlo. ‘Non lascia nessuna eredità, perché persone come Luca non se ne vanno mai ma restano sempre dentro di noi. Completarci non è stato difficile perché eravamo completamente diversi. Abbiamo litigato soltanto una volta, per una stupidaggine, durata una settimana e poi stop”.
La parola passa poi al tecnico del Manchester City Pep Guardiola: “Quando eravamo giovani ci siamo incontrati nella finale di Coppa Campioni tra Barcellona e Sampdoria e per fortuna Zubizarreta fece grandi parate e noi conquistammo il trofeo. Poi ci siamo ritrovati giocando a golf con la sua Fondazione. Abbiamo passato insieme momenti molto belli. In quella finale, l’allenatore del Barca aveva fatto bene a togliermi… Era un centravanti tipico italiano, ho sempre ammirato come facesse anche la fase difensiva. Ammiravo campioni come Baggio, Totti, Del Piero, ma Luca era davvero capace di creare calcio. La forza del calcio italiano é sempre stata quella di difendere bene e poi avere questi campioni davanti come Vialli, capaci di vincere le partite con giocate straordinarie che erano decisive“.
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