Ai microfoni di DAZN, Pep Guardiola parla del suo percorso come tecnico: “Prima ero molto più impaziente e ansioso in tutto, ora sono più calmo e nei momenti buoni anche più tranquillo. Prima sembrava che finisse il mondo ma l’esperienza ti insegna che è un gioco, che c’è anche un avversario e che è forte, e che può andare male. Ci sono cose semplici che prima non tolleravo e ora so che è un errore. E’ stato molto difficile arrivare al Bayern al posto di Heynckes che aveva fatto il triplete. Credo sia stata la sfida più difficile della mia carriera. Al Barcellona invece abbiamo raggiunto la bellezza, perchè il come abbiamo fatto quello che abbiamo fatto viene ancora ricordato e lo sarà ancora in futuro“. Al Manchester City: “Il triplete è stato il culmine di tutto ma non sarebbe stato possibile senza tutte le delusioni precedenti. Se sono alla mia ottava stagione qui è perchè anche nei momenti negativi hanno avuto fiducia in me. Haaland? E’ insaziabile. Ha una cosa che ammiro molto: non esce mai dalla partita. Non si dispera se sbaglia delle occasioni. Un bravo attaccante intuisce dove va il pallone ed Erling lo è. È un ragazzo straordinario“.
Manchester City, Guardiola: “Triplete impossibile senza le delusioni precedenti”
Pep Guardiola, Manchester City - Foto LiveMedia/Mark Kerton/DPPI