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“All’estero il brand di Roma è imbattibile, ma non possiamo vivere solo della nostra storia. Se candidi Roma hai due strade: hai tutto pronto? Devi solo personalizzare la manifestazione. Se invece devi realizzare un impianto, una struttura, dove la manifestazione deve essere ospitata, qui cominciano i dolori. Ma va chiarito che chi si occupa dell’organizzazione della manifestazione non ha nulla a che fare con la costruzione del mattone. Servono norme che chiariscano le tempistiche”. Ne ha parlato Giovanni Malagò, presidente del Coni, durante la presentazione dello studio di Confcommercio sui grandi eventi a Roma. Sulla possibilità che Roma prima o poi torni a essere candidabile alle Olimpiadi, Malagò ha parlato di “ipotesi tramontata”.
“Il Cio è impegnato fino al 2032 e un grande Paese per la prima volta potrebbe ospitare i Giochi nel 2036 – ha aggiunto – Quello che succederà tra 20, 30 o 40 anni non posso prevederlo. Ma comunque le ultime grandi opere sono state fatte per le Olimpiadi del 1960 e questa è davvero una vergogna”.
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