La più bella speranza del tennis italiano, Luca Nardi, ha scelto la Galimberti Tennis Academy per compiere quel definitivo salto di qualità, che è sicuramente nelle sue corde. Il classe 2003 di Pesaro, attuale n.118 del ranking Atp e tra i migliori prospetti mondiali della sua età (reduce fra l’altro dalle Next Gen Atp Finals di Jeddah), si allena infatti da qualche giorno sui campi del Queen’s Club di Cattolica, dove coach Giorgio Galimberti ha costruito attorno a lui un team di specialisti per portare in alto questo giocatore tanto talentuoso quanto fin qui discontinuo.
Proprio nell’accogliente cornice del club cattolichino si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di questo ingresso di notevole qualità e di grandi prospettive. Giorgio Galimberti ha prima di tutto sottolineato i progressi compiuti in pochi anni dall’Accademia che dirige. “E’ stata una crescita abbastanza rapida. Dal 2020, anno in cui siamo nati, abbiamo fatto passi importanti – ha affermato l’ex davisman azzurro -, abbiamo raddoppiato da quando siamo a Cattolica il numero degli iscritti, siamo passati dal livello Itf Future, dove abbiamo vinto parecchi tornei, fino ai Challenger del 2023 con Dalla Valle e Forti, nella stagione appena conclusa Enrico Dalla Valle ha battuto tennisti di calibro di Muller e Cobolli, ora è arrivato questo accordo con Luca Nardi, un giocatore di altissima qualità. Per lui non bastava un progetto classico, abbiamo invece pensato di costruire un team ad hoc, composto da Matteo Baldini, preparatore personale di Luca, Marco De Rossi che ha lasciato l’attività da giocatore per seguire questo progetto, Frank Musarra, fisioterapista storico di Luca, il dottor Piero Benelli, anche lui medico da sempre di Luca, e Simone Bertino, video analista, impegnato anche su SuperTennis. Su questo progetto metterò il massimo impegno personale. Spero di mantenere il trend di crescita che ad esempio ha portato Dalla Valle da oltre la posizione n.700 al n. 280 del mondo. Per Nardi intendiamo seguire un metodo ancora più personalizzato”.
Presente il presidente del Comitato Regionale Fitp dell’Emilia Romagna, Gilberto Fantini, che ha evidenziato come “per l’Emilia Romagna è un grande apporto quello che dà Giorgio Galimberti e la sua Accademia, chiaramente avere uno staff di persone che si occupano della crescita dei giovani in genere e in special modo degli agonisti che vogliono intraprendere la carriera professionistica è un fiore all’occhiello per tutta la regione. Penso che Luca sia un predestinato, veniva a Rimini a fare i tornei Under, era Under 12 e vinceva facile gli Under 14. Quindi è una grande gioia che un giocatore così forte si alleni nel nostro territorio”.
Parola quindi al diretto interessato per spiegare le ragioni della sua scelta. “Sono venuto spesso, negli ultimi tempi, ad allenarmi al Queen’s con amici come Dalla Valle, Forti e De Rossi, penso che qui si lavori bene – ha dichiarato Nardi -, mi sono trovato al meglio in ogni occasione, sono sempre molto accoglienti, c’è una bellissima struttura. Dal mio punto di vista per fare quel salto di qualità mi serve ora un team che lavori al 100% su di me, con cui possiamo curare al massimo le piccole cose, qui lo potrò fare, già questa mattina ho fatto il primo allenamento con Simone Bertino sulla video-analisi, mi piace molto e mi stimola parecchio”.
Il pesarese viene da un finale di annata positivo, con la partecipazione alle Next Gen Finals e prima ancora al circuito dei Challenger in Giappone dove ha vinto un torneo ed è arrivato in semifinale in un altro, un’accelerazione che lascia pensare ad un 2024 da protagonista. “Il finale di stagione 2023 è stato positivo nell’ambito di una stagione non molto buona, con tanti alti e bassi, più bassi se devo dire, nell’ultimo periodo ho trovato un buon livello, spero di poter continuare nel prossimo anno. Non voglio dire che il 2024 sarà l’anno della consacrazione, perché anche il 2023 doveva esserlo, cercherò di essere più tranquillo possibile”.
Galimberti illustra poi che tipo di lavoro farà con Nardi: “Per due settimane Luca sarà ad Alicante ad allenarsi con Jannik Sinner, io farò la prima settimana, Marco De Rossi con Matteo Baldini la seconda. Jannik cerca spesso Luca, sicuramente c’è un motivo, per la qualità del suo tennis, per il carattere, ed alcune similitudini positive. Dal punto vista tecnico-tattico e fisico il piano è chiaro, in queste settimane ho iniziato a ragionare, mentre lui era a Jeddah e in Giappone, mi sono confrontato con Simone Bertino che ha fatto il match analisi di dieci incontri di Luca importanti al fine di capire le marginalità nelle sue virtuosità ed i suoi punti deboli dove si può lavorare, ormai si tratta di lavorare di fino. L’analisi tecnica ha mostrato dove intervenire, servizio, risposta e sul terzo colpo, quindi uscita dal servizio, affinché proprio sul servizio sia molto forte e poco breakkabile. Questo deve essere supportato dalla parte fisica, la preparazione sarà breve, ma si può fare un buon lavoro fino ad arrivare ai primi due appuntamenti della stagione, Canberra e qualificazioni agli Australian Open. Mi piacciono le sfide, credo che questa sia veramente bella e stimolante”.
Sono intervenuti pure Simone Bertino che seguirà il settore della match analisi e Marco De Rossi, che debutta nel ruolo di coach. “E’ stata una cosa venuta con il tempo, questo poteva essere per me l’ultimo anno da giocatore, lasciare il tennis giocato per iniziare un percorso nuovo – ha detto il sammarinese – ma è arrivata questa opportunità, dall’amicizia con Luca siamo passati ad un discorso lavorativo e credo ci siano ottimi presupposti. Il team è ottimo, sicuramente potremo portare avanti un buon lavoro”.