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Il Real Madrid batte l’Espanyol ed è campione di Spagna per la trentacinquesima volta nella propria storia. La Liga 2021/2022 ha ufficialmente un padrone: è re Carlo Ancelotti, che dopo aver vinto il titolo in Italia col Milan, in Inghilterra col Chelsea, in Germania col Bayern Monaco e il Francia col Psg, scrive la storia e le merengues sono matematicamente i vincitori di questo intenso campionato che si stava un po’ complicando (vedi alla voce clasico col Barcellona perso 0-4) e che poi con un gran finale – inclusa la clamorosa rimonta contro il Siviglia di pochi giorni fa – è diventata una cavalcata trionfale.
Una doppietta di Rodrygo indirizza il primo tempo al Bernabeu e consente ai blancos di gestire nella ripresa contro i catalani, squadra ancora non salva ma quasi in vacanza. Nel secondo tempo arriva anche il tris di Asencio, quindi non poteva mancare Benzema nel finale per il poker: è festa grande per gli aficionados. Una partita non facile, ma dopo un avvio leggermente contratto, forse anche per il braccino del tennista e per la stanchezza di Manchester, nel finale della prima frazione arrivano i due gol del talentuoso attaccante della Casablanca, che si candida così a una maglia da titolare in vista del ritorno, sempre su questo campo fra quattro giorni, che può valere la festa doppia per la qualificazione in finale di Champions. Già, perché oggi si festeggia, ma da queste parti sono abituati non solo a vincere la Liga, ma anche a trionfare in Europa. Per questo, si può dire che oggi è stato fatto un primo passo, ma si sorride a metà. Per il momento.
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