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Il presidente della Lega Pro Matteo Marani, in occasione del trofeo Maestrelli, afferma: “Le riforme sono un tema importante ed affascinante perché la riforma deve un po’ disegnare il calcio dei prossimi anni, quindi bisognerà capire che calcio sarà. Deve essere un calcio prima di tutto sostenibile. Lo diciamo tutti ma è fondamentale e necessario e la sostenibilità si ottiene con un principio secondo me saldo, indiscutibile: chi ha di più deve dare a chi ha di meno, perché sennò non ci può essere equità e sostenibilità. Ricordo che in altri paesi, a partire dall’Inghilterra, i diritti della Premier vengono trattati con le altre categorie. Ricordo che il campionato di Serie C ha il 90% di italiani, ha i giovani, ha nella propria pancia il serbatoio del domani. E’ stata la categoria che ha fatto crescere nel passato Gigi Riva e nei tempi recenti Roberto Baggio e Gianfranco Zola che oggi è il vicepresidente della serie C e molti campioni del mondo. Non ci può essere futuro per il calcio italiano senza una Serie C forte, incredibile ed importante. Chi la tratta in termini di numeri sbaglia, il focus è capire cosa deve essere il calcio nei prossimi anni”.
Continua: “Ricordo che quando il calcio tedesco passò una grande crisi fu la Bundesliga a farsi carico del processo di ripartenza del calcio tedesco. Bisogna ragionare di insieme, bisogna viaggiare insieme, bisogna stare insieme perché nessuno si salva da solo. Chi pensa di entrare nelle riforme lasciando ad altri il cerino, non ha capito che lo lascia a tutto il calcio italiano, non solo ad una parte. Non chiedo nulla al presidente federale Gravina, che ha posto un’assemblea per l’11 marzo prossimo, però da qui a quel giorno ci sono due mesi, inizieremo una serie di tavoli. Sono secondo me un’occasione giusta per parlare, per capirsi e per confrontarsi. Sarà l’ultimo passo dopo un’eventuale percorso che si sta avviando, secondo me correttamente giustamente tutte le componenti sono state coinvolte. Parleremo e noi come Serie C ci siederemo al tavolo con il massimo della collaborazione, quindi abbiamo già dato la nostra massima disponibilità. Ascolteremo con grandissimo interesse quella che è l’idea di riforma del nostro calcio. Siamo costruttivi, siamo propositivi, siamo una categoria da sempre laboratorio. Spero che tutto ciò sia utile in questa congiuntura e fase storica perché c’è bisogno anche di idee“.
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