Sono ormai trascorsi più di due anni dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina. All’epoca Ruslan Malinovskyi e Aleksej Miranchuk erano compagni di squadra. Un ucraino e un russo insieme, in una situazione tutt’altro che ideale. I due sfilarono anche insieme al Gewiss Stadium come simbolo della fratellanza tra i due popoli, oltre il conflitto che aveva appena preso il via. Tante cose sono cambiate da quel momento, non purtroppo la guerra che continua a fare vittime. L’Atalanta ieri ha celebrato il gol di Miranchuk con la maglia della Russia, nella vittoria per 4- sulla Serbia e poco fa è arrivata la reazione dell’ex Malinovskyi, ora al Genoa. “Un buon contribuente del terrorismo russo. Ogni giorno per due anni”, il commento del trequartista ucraino.
L’Atalanta nel frattempo ha cancellato i post sui social, mentre su Instagram ha commentato il tutto anche la moglie di Malinovskyi, Roksana: “Ragazzi, peccato che voi non capiate i commenti russi, scrivono cose pazzesche e godono della guerra”, scrive nelle stories del proprio profilo. E aggiunge: “E’ un post in collaborazione, per questo abbiamo reagito così, ma non perché il giocatore dell’Atalanta ha fatto gol”. Infine: “Io non vi voglio giudicare, ogni persona ha la sua testa e sostenga quello che vuole – chiude -. Io vedo le cose che accadono nel mio Paese e purtroppo non si fermano. So che siete stanchi. Anche noi. Anche i nostri parenti che non possiamo vedere da due anni. Perciò per me è importante. Per voi è solo calcio, per noi è la vita”.
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