Una Roma perfetta, dominante, ma soprattutto irriconoscibile rispetto a qualche mese fa. La squadra giallorossa griffata Daniele De Rossi impone una lezione di calcio al Brighton di Roberto De Zerbi e vince 4-0 l’andata degli ottavi di finale di Europa League, sancendo il definitivo cambio di rotta sul piano del gioco rispetto all’era Mourinho. All’Olimpico i giallorossi segnano due reti per tempo (Dybala, Lukaku. Poi Mancini e Cristante) e concedono poco ad un Brighton pericoloso soprattutto con Welbeck, fermato due volte da Mile Svilar, altro prodotto dell’arrivo di DDR sulla panchina. Il match sulla carta era insidioso: il Brighton è abituato a giocare in grandi stadi e all’esordio europeo è uscito imbattuto dal Velodrome e dalla Cruijff Arena, ma l’Olimpico con oltre 64.000 persone è un vero e proprio dodicesimo uomo.
Il ritmo è altissimo e la prima occasione è dei giallorossi. Spinazzola accelera e crossa in area, Lukaku svetta di testa su Dunk, ma Steele ha un riflesso eccezionale e alza in corner. La risposta del Brighton però è immediata. Adingra al 7′ sfonda sulla sinistra e cerca un compagno al centro, trovando solo la deviazione di Ndicka sul palo. Al 13′ la Roma sblocca il risultato e lo fa sull’asse argentino. Paredes premia il taglio di Dybala che salta Steele e appoggia in rete. Il guardialinee in un primo momento alza la bandierina, ma il Var cancella il fuorigioco e fa esplodere l’Olimpico. La partita è aperta. Nella fase di impostazione dal basso degli avversari, De Rossi opta per una pressione altissima lasciando in uno contro uno la linea arretrata contro i quattro calciatori offensivi di De Zerbi. Tra questi Adingra è il più ispirato. Al 25′ un suo cross pesca in area Welbeck che svetta più in alto di tutti ma sul suo colpo di testa c’è la risposta di Svilar. Un duello che si ripete anche nel finale della prima frazione di gioco: stacco mostruoso dell’ex Arsenal, risposta all’altezza dell’estremo difensore neo convocato della Serbia. Un intervento fondamentale, perché a quel punto la partita è già sul 2-0 per la Roma. Merito di Romelu Lukaku, che al 43′ sfrutta una sbavatura di Dunk e punisce Steele sul primo palo.
Nel secondo tempo i giallorossi sono subito pericolosi al 50′. Spinazzola disegna un cross dalla sinistra, Lukaku si libera sul secondo palo e di testa impegna il portiere del Brighton. La rete del tris è solo rinviata. Al 64′, dopo un calcio di punizione battuto da Pellegrini, la palla finisce sul lato di El Shaarawy che riscodella in area e trova la spaccata vincente di Mancini. Anche qui nessun fuorigioco. Come al 68′. Spinazzola ed El Shaarawy duettano, l’italoegiziano entra in area e serve un cross al bacio per la testa di Cristante che in girata punisce per la quarta volta Steele. Il finale è spezzettato, con la squadra di casa che aggiunge un difensore centrale (Llorente) e non rischia più. Per la Roma è l’ottava vittoria in dieci partite con De Rossi. Per il Brighton è la prima sconfitta esterna in Europa della sua storia. Ritorno in programma giovedì prossimo in Inghilterra.