Serie A

La Lazio inciampa su un super Djuric: Tudor si ferma a Monza, la Champions è più lontana

Igor Tudor Lazio
Igor Tudor - Foto Domenico Cippitelli / IPA Sport / IPA

Adesso la Champions è più lontana. A pochi minuti dalla fine stava maturando la quinta vittoria nelle sei panchine di Tudor – sarebbe stato il primo a riuscirci in biancoceleste – e la Lazio era pienamente in corsa per il quinto posto, visto che avrebbe potuto mettere estrema pressione sia ad Atalanta che a Roma, entrambe ancora in corsa su più fronti e pronte anche a sfidarsi fra otto giorni nello scontro diretto. Insomma, c’era da fare filotto nelle ultime quattro, tra i sogni di gloria e di rimonta e la dura realtà però si frappone Milan Djuric, il gigante bosniaco, che con una super doppietta risponde al vantaggio di Immobile e al nuovo vantaggio di Vecino su clamoroso regalo dei brianzoli. Il pareggio era il risultato più giusto, ma matura nel modo meno atteso: e a questo punto, un pomeriggio che sarebbe potuto diventare spartiacque e decisamente allettante per la Lazio si trasforma in un piccolo incubo, con tanto di confronto atteso coi tifosi e i giocatori costretti a placare l’ira degli ultras donando delle maglie, per non tacere della rabbia di Zaccagni in occasione della sostituzione, oltre al nervosismo di Luis Alberto che sembra non accettare alcune indicazioni del suo allenatore.

Insomma, c’è un po’ di polvere da nascondere sotto al tappeto e c’è un settimo posto che non accontenta una piazza esigente e bacchettata, bonariamente, dal tecnico croato nella conferenza di ieri. Adesso per la Champions è durissima: bisognerà vincere le ultime tre, per chiudere a 65 e sperare possano bastare. Difficilmente saranno sufficienti. Per Palladino, un bel risultato contro una big, sono mancati quest’anno, che fa il paio col pari dell’andata all’Olimpico e che, incredibile ma vero, consente ai brianzoli di mantenere un’imbattibilità contro la Lazio in nove dei dieci precedenti in assoluto. Manca però da sei turni la vittoria, e allora bisognerà ottenerla in una delle ultime tre, per non chiudere male una stagione comunque positiva e di crescita.

LA PARTITA – La prima palla gol è dei biancorossi, che al 4′ sfondano centralmente con Zerbin e Djuric: il centravanti va via a Patric e incrocia, ma la palla sfiora il palo. All’11’ però è la Lazio a sbloccare il risultato. Kamada calcia di potenza dal limite dell’area, Di Gregorio devia sulla traversa e il pallone ricade in zona Immobile che non sbaglia il tap in. Più impreciso sotto porta invece Valentin Carboni, che al 22′ di testa a botta sicura spreca la palla dell’1-1. Un segnale d’allarme per Tudor, che al 32′ sceglie di richiamare in panchina Zaccagni, già ammonito e autore di qualche intervento di troppo secondo il giudizio del tecnico croato. Al suo posto c’è spazio per Casale, con Hysaj che passa a presidiare la corsia di sinistra. Nella ripresa la Lazio abbassa la pressione, mentre l’intensità del Monza sale. Al 62′ ci pensa Colpani a rendersi pericoloso. Il numero 28 biancorosso salta Patric, evita anche Mandas ma finisce per allargarsi troppo: a quel punto è bravo il portiere laziale a recuperare la posizione e deviare il cross in angolo. Al 65′ Tudor si gioca le carte Castellanos, Vecino e Cataldi, mentre Palladino risponde con Akpa Akpro, Mota e Donati. È proprio quest’ultimo a dare il via all’azione del pareggio: sul suo cross dalla destra, Pessina va di testa, Mandas si supera in tuffo ma sulla ribattuta c’è la deviazione di Djuric in rete. Per l’assistente è fuorigioco, ma il Var convalida il gol. All’83’ però è un errore del Monza a regalare il vantaggio alla Lazio. Il retropassaggio di Donati è a metà tra Akpa Akpro e Di Gregorio, ad approfittarne è Vecino che realizza il 2-1. A regalare il pareggio ai padroni di casa però ci pensa il solito Djuric con la specialità della casa: al 93′ Pessina crossa al centro, l’ex Verona svetta di testa e indirizza la palla in rete, per un 2-2 che rischia di mettere fine alle speranze Champions dei biancocelesti.

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