Serie A

Juventus-Lecce, Allegri: “Partita difficile contro squadra tosta. Obiettivo? Finire tra le prime quattro”

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, Juventus - Foto LiveMedia/Luca Diliberto

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Lecce, anticipo del turno infrasettimanale di Serie A 2023/2024: “Sarà una partita difficile contro una squadra tosta e dovremo avere la rabbia e la determinazione di ribaltare l’episodio negativo di Sassuolo. Saremo chiamati a giocare una gara per tornare alla vittoria, ma non sarà facile perché il Lecce è ancora imbattuto“.

Allegri è poi tornato proprio sul 4-2 subito a Reggio Emilia: “A mio avviso non è stata una brutta prestazione. Certi errori capitano solitamente al massimo una volta durante la stagione, ma la squadra era partita bene, giocando un buon calcio all’inizio. Poi non abbiamo fatto bene gli ultimi 20 metri e ci sono stati troppi errori che hanno fatto cambiare il risultato. Abbiamo affrontato in riunione le tematiche della partita col Sassuolo, soprattutto sotto l’aspetto della presenza con la testa. Ho trovato la squadra molto motivata e soprattutto dispiaciuta e arrabbiata per quello che è successo a Sassuolo. Domani siamo pronti a fare una partita con molta più attenzione“.

Il Lecce è una squadra solida e ha giocatori tecnici e molto solidi, oltre a un direttore sportivo come Corvino, tra i più esperti, che riesce a fare squadre sempre molto buone. Inoltre D’Aversa è un ottimo allenatore che sta facendo bene – ha proseguito il tecnico dei bianconeri – I nostri limiti devono diventare i nostri punti di forza. E’ normale che se non abbiamo un equilibrio all’interno che ci permette di lavorare andando sopra una brutta sconfitta diventa un problema perché iniziamo ad andare sulle montagne russe e non va bene. Dobbiamo avere la voglia di ottenere il massimo dei risultati perché siamo alla Juventus e c’è l’obbligo di ottenere il massimo. C’è pressione e grande senso di responsabilità“.

Inter, Napoli e Milan sono le tre squadre sopra alle altre. L’Inter sta dimostrando di meritare il primo posto. Noi dovremo essere bravi a lottare per i primi quattro posti, perché sarebbe un risultato importante per la squadra e per la società. Quando finisci un ciclo, tornare a giocare la Champions sarebbe molto importante. Entrare tra i primi 4 è determinante sotto tutti i punti di vista – ha continuato Allegri, per poi ribadire – La realtà è che ci sono tre squadre sulla carta favorite per lo scudetto. Questo non vuol dire che noi ci fermiamo al quarto posto, ma l’obiettivo è finire tra le prime quattro. Poi primo, secondo o terzo posto vedremo. Abbiamo Roma, Lazio, Atalanta e Fiorentina a lottare con noi per il quarto posto. Contro il Sassuolo avevamo la possibilità di andare in testa anche solo per una partita, ma non ci siamo riusciti. Va bene sognare, ma bisogna guardare la realtà. Sognare è bello da raccontare, ma non ti porta da nessuna parte“.

Infine, Allegri si è soffermato sui singoli: “Gatti ha 26 partite nella Juve quindi deve rimanere sereno. Errori nella carriera ne farà, magari non come l’altra sera, visto che ha appena iniziato ad alto livello. Szczesny è il portiere titolare e domani giocherà, sapendo comunque che Perin è molto importante. Altri ruoli? Vedremo oggi. Kean si è fermato in allenamento per il riacutizzarsi del problema alla tibia che ha avuto tempo fa. Per il resto stanno tutti bene. In questo momento Chiesa sta facendo molto bene. E’ sempre presente nella partita e può solo migliorare. Dovrò valutare perché ha speso molto e domani è una partita molto intensa. Come sempre, i cambi faranno la differenza. Yildiz arriva da un bellissimo gol fatto con la Next Gen. E’ un ragazzo bravo a giocare e mi piace molto. Vlahovic deve fare un percorso di crescita per trovare equilibrio. Durante una partita ci sono tante palle da giocare, ma l’importante è rimanere concentrati senza innervosirsi. Dusan è un giocatore straordinario, ma deve crescere sotto questo aspetto. Poi ovviamente c’è chi cresce prima e chi dopo“.

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