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L’ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ha parlato al programma radiofonico “1 Football Club”. Ecco le sue parole: “Siamo in lutto. Come la nebbia presente al nord, lo stesso vale per la Juve. Non mi aspettavo un risultato simile con il Napoli, un 2-1 o un 3-1 sarebbe stato decisamente meglio rispetto al 5-1. Oggi è il giorno nel quale dovrebbe insediarsi il nuovo Cda, ma mi sembra chiaro che Elkann abbia deciso di proseguire con Allegri sino al termine della stagione e non cambierà nulla. Eravamo soddisfatti degli ultimi risultati; sapevamo, tuttavia, che giocare a Napoli sarebbe stato difficile, ma nessuno credeva che sarebbe terminata con un risultato simile. Nella ripresa i calciatori hanno mollato, ma lì entra in gioco anche una questione di immagine… Alcune squadre come l’Atalanta stanno risalendo, o anche la Roma con Dybala, ex campione bianconero. Al momento attuale, considerate l’andamento e le prestazioni del Napoli, dobbiamo dare per scontato che gli azzurri possano vincere lo scudetto”.
E ancora: “Parole Boniek? L’Inter e la Lazio non sono squadre di basso livello, ha rilasciato delle parole le quali lasciano il tempo che trovano… Il Napoli ha fatto cose incredibili con la Juve, è stata una roba impressionante vedere Osimhen e Kvara, calciatori di altissimo livello, ma soprattutto di straordinaria determinazione. Tanto è vero che il Napoli è sceso in campo nella ripresa molto più determinato, frutto di 15 minuti di chiacchierata di Spalletti con la squadra durante l’intervallo. E poi nella ripresa i bianconeri sono completamente crollati. Gesto Allegri a fine gara? È merito di Spalletti se abbia rincorso Max per salutarlo. Luciano, tuttavia, è soddisfatto della partita e dell’andamento della squadra, quasi ci godeva. De Laurentiis ballava sugli spalti ed aveva tutto il diritto di farlo, le tribune quasi crollavano, anche Spalletti, dunque, doveva essere entusiasta di quel risultato”.
Proseguendo: “Non ho guardato tutta la partita per scaramanzia… Il primo tempo, tuttavia, si è concluso con un 2-1, ma la prestazione della Juve è stata accettabile, era meritevole anche del pareggio. Nel Napoli, tuttavia, non hanno fatto la differenza solo Osimhen e Kvara, ma anche calciatori come Meret, grazie al suo intervento salvifico. Il secondo tempo è stato da dimenticare. Il prossimo avversario sarà l’Atalanta, speriamo che i bianconeri sappiano cosa fare. Giudizio sulla presidenza di Agnelli? Bisogna dividere la lunga presidenza di Andrea in due periodi. Il primo degli otto scudetti e quindi una serie di anni davvero fantastici; ha avuto il coraggio di ingaggiare allenatori come Conte, il quale ha realizzato un’impresa, ed anche Allegri. L’errore che ho sempre criticato è stato l’acquisto di Ronaldo, poiché non si è inserito al massimo nel sistema della squadra. Non si creò un’amalgama tra Cristiano e il resto del gruppo; la conseguenza è stata poi l’addio di Marotta, andato a far bene all’Inter. Questa figura è mancata tanto ad Agnelli, il quale nei primi anni ha fatto delle buone cose, ma dopodiché tutto finisce. Andrea è convinto di aver fatto bene, mi auguro che possa svolgere tante cose positive in futuro. Magari potrebbe tornare un giorno se dovesse acquistare il club…”.
In conclusione: “Mi era piaciuto molto l’ingaggio di Vlahovic, nonostante la situazione economica precaria. Un acquisto che ha garantito la qualificazione in Champions lo scorso anno. Ha offerto un contributo importante, mi auguro che possa tornare dalla pubalgia e possa assicurare ottime prestazioni. Mi è piaciuto anche Milik, il quale ha mostrato sempre di svolgere un operato impeccabile tutte le volte che è stato chiamato in causa. Quale squadra è la vera antagonista del Napoli? Considerando gli ultimi risultati e restrigendo il campo, a malincuore direi Inter. Il Milan attualmente si è perso e la Juve deve dimostrare di ritrovare i propri attribuiti in seguito alla sconfitta con gli azzurri”.
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