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“Jorkyball”: il calcio 2 contro 2 in appena 50 m²

Jorkyball

Il “Jorkyball” è uno sport di squadra, inventato nel 1987 a Lione , che sta prendendo piede in diversi paesi del vecchio continente e non solo: Polonia, Spagna, Portogallo, Ungheria, Belgio, Svizzera e Israele su tutti, ma anche Canada, India, Messico e Giappone, tra i recentissimi neofiti. Largamente diffuso in Francia, in Italia fece la sua prima apparizione al “Foro Italico” durante lo svolgimento del Mondiale di Italia ’90.

La presenza di un attrezzo, il pallone, storicamente molto amato dagli italiani e, soprattutto, il fatto che lo si tratti con i piedi, impone al Bel Paese di non potersi esimere dal praticarlo. Il Jorkyball, infatti, trae influenza dal calcetto, ma anche dallo squash e dal paddle: si gioca con due squadre composte ognuna da due giocatori, un difensore e un attaccante, in un gabbia larga circa 5 metri, lunga circa 10 e alta 2,70 metri, su un terreno in erba sintetica, con un pallone in feltro dal peso di 200 grammi e con due porte quadrate da un metro per un metro. Non ci sono limiti virtuali di spazio, poiché non sono presenti i falli laterali o di fondo, anzi, in affinità con il paddle e lo squash, è possibile utilizzare le sponde, rappresentate da pareti di plexiglass, che aggiungono una terza dimensione. Si vince al meglio di 2 set su 3: il set viene vinto dalla squadra che riesce a segnare 7 gol prima della coppia avversaria. Inoltre, ogni squadra ha solo 12 secondi per concludere un’azione d’attacco. Quest’ultima regola e la presenza di sponde nel campo da gioco rendono questo sport veloce, tecnico e spettacolare.

Il jorkyball può essere considerato come un’estrazione propedeutica della concezione moderna del calcio, in cui le famose gabbie d’allenamento furono introdotte negli anni ’70 dall’allenatore Corrado Orrico, al fine di sviluppare i riflessi, aumentare la velocità del gioco, affinare la tecnica e migliorare la condizione fisica. Tuttavia, gli sforzi che richiede per il continuo scattare, correre e giocare, qualificano questo sport come un’ottima particolare forma di fitness, ideale per mantenersi in forma, scattanti e tonici. In Italia sono presenti una quindicina di strutture adibite, con Roma e Milano epicentri, e si annoverano un migliaio di praticanti. La popolarità e l’attrattività di questo sport è fortemente in ascesa nel periodo attuale, grazie alle numerose iniziative progettate ed organizzate dalla Federazione Internazionale Jorkyball (www.jorkyball.org) in collaborazione con 3bble (www.3bble.com) , che si occupa delle fornitura dei campi da gioco.

Dal 2015 un italiano, Alessio Di Maio, ha assunto la carica di presidente della Jorkyball International Federation, portando la Federazione Italiana al vertice del settore. Proprio al presidente è stato chiesto cosa rappresenta per lui il Jorkyball: “Il Jorkyball non è solo un calcio due contro due, ma un misto di calcio, fitness e biliardo, quindi uno sport d’intelligenza e divertente, oltre che di grande fair play”. Alessio Di Maio sembra avere grandi progetti per questo sport, “sognare non costa nulla”: “L’obiettivo è lavorare sodo per arrivare alle Olimpiadi, affiliando sempre più Federazioni Nazionali. L’Italia è al centro dello sviluppo di questo sport; abbiamo avviato una partnership con “3bble”, che si occupa della costruzione dei campi in tutto il mondo e quest’anno saranno proposti i mondiali femminili di Jorkyball”. Grandi sogni che sarebbero rimasti nel cassetto se il presidente non avesse iniziato già da tempo a percorrere passo dopo passo strade concrete, coinvolgenti ed efficaci: “Siamo alla 19esima edizione del Campionato Italiano, che si svolge in un solo weekend, al quale possono iscriversi tutti, basta seguire il nostro sito internet. Infatti,il Jorkyball vuole essere uno sport inclusivo, dando una possibilità a chiunque, basti pensare che per tre stagioni consecutive è stato Campione d’Italia un atleta cinquantenne, Per questo motivo esistono incontri padre-figlio, come una sorta di iniziazione, ma anche tornei under 23 a carattere competitivo e competizioni femminili. Proprio dallo scorso anno, il movimento femminile si è particolarmente sviluppato; il 2015, infatti, ha visto il primo campionato Italiano vinto da una squadra di Catania e quello Europeo conquistato dalla Francia. Nell’anno corrente la categoria femminile diventerà mondiale con la partecipazione dell’India e del Canada”.

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