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Una conferenza stampa per celebrare il primo Slam della carriera e rispondere alle domande dei giornalisti. Nella nuova sede della Federazione Italiana Tennis e Padel a Roma, Jannik Sinner si è intrattenuto per circa un’ora difronte ad una platea curiosa e interessata, partendo dal successo ottenuto agli Australian Open 2024 fino ad arrivare al ruolo dei social nella sua vita. “Sono contento di quello che abbiamo fatto e di condividere le emozioni con tutti voi – ha esordito Jannik –. Ci sono però tanti tornei durante l’anno con opportunità di fare bene o male. Sono certamente contento di questo traguardo certamente. Mi piace sentire il calore della gente, ma sono lo stesso ragazzo di due settimane fa. Sarà molto importante la programmazione che stiamo facendo, come l’anno scorso, in cui ci siamo presi dei momenti in cui non ho toccato la racchetta passando tanto tempo in palestra. Devo migliorare tanto la forza e la resistenza. Lo step maggiore però l’ho fatto a livello mentale, imparando come gestire certi momenti. C’è ancora tanto lavoro da fare comunque”.
Appena qualche ora per riposare e godersi una vittoria storica per lui e per l’Italia prima di tornare a pensare al futuro, con le Olimpiadi di Parigi 2024 all’orizzonte: “I Giochi Olimpici saranno un momento chiave per me e per la mia carriera. Sono contento di partecipare e sono curioso di capire come vivrò in un momento così, con gli atleti migliori al mondo che parteciperanno insieme a me. Non vedo l’ora di conoscerne di nuove, di prendere spunti positivi per la mia crescita. Sarà sicuramente uno dei tornei più importanti dell’anno; speriamo che l’Italia possa portare a casa più medaglie possibili”. Tantissimi i complimenti ricevuti che l’altoatesino ha ricevuto dopo il primo trofeo Slam della carriera. Tra gli auguri dei compagni della nazionale di Coppa Davis, si è parlato di Matteo Berrettini, che nel corso dell’anno ha sostenuto tutto il gruppo nonostante gli infortuni. “Con Berrettini ci siamo sentiti dopo la finale, mi ha scritto un bellissimo messaggio – ha spiegato Sinner -. È un giocatore veramente forte, speriamo di vederlo il prima possibile e di nuovo in forma perché manca nel circuito. Mi ha fatto dei bellissimi complimenti così come gli altri della squadra di Davis. Abbiamo un gruppo forte con un doppio sempre più competitivo con Bolelli e Vavassori. Nel corso degli ultimi tempi Matteo mi ha dato una mano quando necessario, a lui tengo molto e sarò pronto a ricambiare se ne avrà bisogno“.
Il successo di Sinner compone un puzzle che rappresenta un momento d’oro per il tennis italiano maschile, rilanciatosi nel 2019 con l’ATP Masters 1000 di Montecarlo vinto da Fabio Fognini e consolidatosi con la finale di Berrettini a Wimbledon 2021: “Attrarre più gente possibile al mondo del tennis è una cosa davvero molto importante. È uno sport sano, c’è competizione ma non c’è contatto, come magari accade nel calcio. Bastano solo una racchetta e una pallina. Il passo più importante che stiamo facendo con i miei compagni è quello di riportare le persone a praticare questo sport. Prima di me c’è stato Fognini, poi Berrettini, ora anche io sto facendo la mia parte. Tutti stiamo dando un contributo importante per il futuro del tennis“.
Dalle pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia 2019 alla vittoria ottenuta a Melbourne si è evoluto tanto il Sinner atleta, ma la persona è rimasta la stessa: “Certamente con l’età si cambia, ma le cose principali restano le stesse. Se la persona è umile e continua a lavorare il successo arriva come una cosa positiva, ma non influenza la persona. Spero di non sbagliarmi, ma sono abbastanza sicuro che rimarrò lo stesso di sempre. Nel 2019 quando ho giocato le pre-qualificazioni al Foro Italico avevo molta voglia di arrivare ma ancora tanti dubbi. Mi chiedevo ‘cosa faccio se non va?’, poi le cose per fortuna sono andate bene. È normale essere un po’ insicuri all’inizio, quando ero giovane capivo le cose un po’ più tardi, ora sono più rapido anche in quello. Il rapporto con i miei genitori? Credo che quel tipo di mentalità mi abbia aiutato, ho compreso presto che per raggiungere qualcosa nella vita bisogna lavorare. Loro continuano a fare il loro lavoro come quando ero piccolo, non stanno cambiando nulla del loro atteggiamento nonostante il mio percorso. Io ero solo un bambino con un grande sogno, adesso ho 22 anni ma le ambizioni e la voglia sono rimaste le stesse. Non mi piacciono i social e li uso poco, cerco di evitarli il più possibile. Lì vedi delle cose che non corrispondono alla realtà e bisogna stare molto attenti“.
In chiusura dell’evento, un messaggio agli aspiranti tennisti in risposta ad una domanda proveniente dai canali social della FITP: “Ragazzi, allenatevi duramente e inseguite i vostri sogni, ma soprattutto divertitevi. È la cosa più importante e deve essere la base di tutto“.
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