Flavio Cobolli esordisce nelle qualificazioni del Roland Garros con una vittoria in lotta, quello che può essere considerato un po’ il marchio di fabbrica, come sostiene il papà e coach Stefano ai microfoni di Sportface nel post-gara: “Un match tipico di Flavio, iniziato abbastanza bene prima di rilassarsi all’inizio del secondo set. Poi se permetti al pubblico di entrare in partita e spingere il tennista di casa la cosa si complica. A lui queste situazioni, sia a favore che contro, piacciono, e a volte anche un po’ inconsciamente tende ad entrarci. Per fortuna ne è uscito vincitore giocando due ottimi games alla fine”.
SPECIALE ROLAND GARROS
Il classe ’02 romano, che nel 2022 non era riuscito a rendere al meglio anche a causa di alcuni problemi fisici, da un mese e mezzo a questa parte sembra aver trovato nuova linfa: “La svolta c’è stata durante una settimana di allenamento svolta in Croazia dopo il torneo challenger di Spalato. Generalmente lui vuole tornare a casa ad allenarsi, ma ha fatto un sacrificio rimanendo lì e i risultati di queste settimane lo stanno premiando. Sta giocando tanto ma alla sua età bisogna farlo, in modo da raggiungere un livello e una classifica tale da poter fare un’altra programmazione il prossimo anno”, spiega Cobolli senior.
Visibili anche i miglioramenti da un punto di vista tecnico rispetto al passato, in particolare al servizio, da sempre un po’ il punto debole del gioco di Flavio: “Tecnicamente è migliorato, ma può ancora fare tanto – spiega il papà/coach -. Per perfezionare il servizio ci vogliono anni, soprattutto se si parte da una base come la sua che aveva tanti problemi. Ora ci stiamo concentrando molto sulla tattica e la gestione del servizio, cercando di alternare il tipo di battuta”.
“Sognare il primo main draw in uno slam? Ha un tabellone in cui può fare bene. Sono tutte partite complicate ma giocabili, ora deve essere bravo a gestire la fatica accumulata oggi ed essere pronto contro un giocatore più esperto e quotato come Klein”, chiosa Stefano Cobolli.