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Se vedere un tennista italiano in finale agli Internazionali d’Italia 2023 era un sogno, vederne uno in semifinale era un obiettivo. Il tennis azzurro invece non avrà neppure un rappresentante ai quarti di finale dato che tutti e tre i giocatori rimasti in corsa sono usciti di scena in quest’amaro martedì. La sorpresa più grande è la sconfitta di Jannik Sinner, battuto in rimonta da Francisco Cerundolo. In un torneo dove Carlos Alcaraz viene battuta da Fabian Marozsan tutti gli altri upset subiscono un ridimensionamento se non passano addirittura in secondo piano. Fatto sta che ci si aspettava di più in termini di risultati dall’azzurro, che invece saluta il Foro Italico anzitempo e con tanta delusione. Come si spiega questa sconfitta? Innanzitutto va reso onore a Cerundolo, che ha giocato tre set di altissimo livello (sì, anche quello perso al tie-break) e ha meritato la vittoria. Poi, le difficoltà fisiche di Jannik, apparentemente condizionato da un forte mal di stomaco. Ha fatto il resto l’assenza di Simone Vagnozzi, anche lui fermato probabilmente da un’intossicazione alimentare, insieme a delle condizioni di gioco non favorevoli al gioco dell’azzurro, che fatica su un campo pesante. Pur essendo un ko inaspettato, non preoccupa in maniera eccessiva ma aumenta la posta in gioco al Roland Garros. A Parigi sarà davvero vietato sbagliare.
Eliminato anche Lorenzo Musetti, che dopo aver battuto Tiafoe nella prosecuzione del match interrotto per pioggia, si è arreso in due set a Stefanos Tsitsipas. Sulla carta ci sta perdere con un doppio 7-5 da uno dei migliori giocatori al mondo sulla terra rossa, che peraltro conduce 4-0 nei precedenti. Guardando il match, però, è molto meno giustificabile la sconfitta del carrarino, che non ha approfittato di uno Tsitsipas falloso e impreciso e di fatto si è scavato la fossa da solo a suon di errori imperdonabili. Sicuramente la sfida ha presentato anche lati positivi e, nel complesso, fa parte del processo di crescita di Musetti. Fatto sta che l’impressione avuta è che Lorenzo non sia ancora pronto per il salto di qualità, per diventare forte forte. Lo testimoniano in particolare il decimo e il dodicesimo gioco del secondo set, in cui sono state commesse leggerezze incredibili.
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Ha avuto chance nel secondo set contro lo stesso Tsitsipas anche un altro Lorenzo, Sonego, ma la sua sconfitta è più comprensibile. Il divario tra i due è infatti ben più ampio e, nonostante il cuore messo in campo dal piemontese, a fare la differenza è stato il cinismo del greco, più solido e meno falloso nei momenti chiave. Il terzo turno a Roma, però, è un risultato ampiamente positivo per Sonego, che può assolutamente scalare la classifica e magari puntare a tornare tra i primi 35 del mondo, così da essere quasi sempre certo di essere testa di serie negli slam.
Negli altri incontri di giornata, Novak Djokovic ha vinto ma lo ha fatto con il broncio. Colpa di Cameron Norrie, che non gli ha creato alcun problema tennisticamente ma l’ha fatto arrabbiare con il suo atteggiamento, fatto di ripetuti ‘C’mon’, una pallata addosso e un MTO prima che servisse per il match. Poco male per il serbo, che ha proseguito la sua difesa per il titolo e al turno seguente sfiderà Rune. Gli altri quarti di finale saranno invece Ruud-Cerundolo, Hanfmann-Medvedev e Tsitsipas-Coric. Nel femminile, invece, Iga Swiatek ha continuato a macinare record e anche lei continua la difesa del titolo. Sulla sua strada ora Elena Rybakina, poi la vincente del match Badosa-Ostapenko. Habemus semifinalem invece nella parte bassa, dove a contendersi il pass per l’atto conclusivo saranno Veronika Kudermetova e Anhelina Kalinina.
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