Serie A

Inter, Mkhitaryan: “Lautaro? Un leader; siamo venticinque capitani”

Photo LiveMedia/Nderim Kaceli Milan , Italy, May 16, 2023, UEFA Champions League football match Semifinal - Inter - FC Internazionale vs AC Milan Image shows: Henrikh Mkhitaryan of FC Internazionale during the Uefa Champions League Semi-Finals second leg, football match between Inter Fc and Ac Milan on 16 May 2023 at Giuseppe Meazza Stadium, San Siro - Milan Italy. Photo Nderim Kaceli LiveMedia - World Copyright

Henrik Mkhitaryan ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Frog Talks, il podcast di Andrea Ranocchia su Inter TV: “A 21 anni sono andato in Ucraina, poi mi ha chiamato lo Shakhtar dove mi chiamò Lucescu. E’ un grande allenatore, avevamo due preparatori atletici italiani e facevamo tante corse, ostacoli, queste cose così. Poi sono andato a Dortmud, due anni con Klopp che è uno psicologo e ti da tanta fiducia, crede in te ed è veramente molto bravo. Per lui dai la vita, un giorno facciamo un allenamento e mi disse che se facevo sette gol mi dava 50 euro. Ne ho fatti cinque, gli dovevo dare io i soldi e dopo due giorni dovevamo giocare contro l’Eintracht e abbiamo vinto 2-1 con due gol miei e dopo la partita gli ho chiesto di ridarmi i 50 euro e lo ha fatto”. Sull’aver giocato in molti campionati: “Da tutte le parti ho avuto difficoltà, in Inghilterra è più fisico, la velocità mentre in Germania la disciplina e la tattica. Adesso però in ogni squadra ci sono gli Usain Bolt che corrono a destra a sinistra oppure sono io che non ci riesco a 35 anni“. Sui compagni di squadra all’Inter: “Dal primo giorno mi sono sentito come se fossi sempre stato qui in un’altra vita, con gli stessi compagni, la tifoseria, lo stadio. Ero anche colpito di questo. Mi sono trovato bene ovunque, c’è sempre stata una bella squadra e l’ambiente ma ci sono state difficoltà. Quest’anno ci troviamo bene perché stiamo vincendo, poi quando perdi c’è un po’ di negatività. Come compagni e come squadra sono stato ovunque bene“. Sulle sue esperienze con la fascia da capitano: “Magari non lo faccio vedere, le difficoltà ci sono sempre anche vincendo ma devi essere sempre concentrato perché la partita dura novanta minuti. Devi essere sempre sveglio e pronto ad aiutare i compagni, quando molli è difficile rientrare in partita. Magari non sono uno che urla tanto in campo però con la corsa, con la voglia spero di far vedere ai compagni che dobbiamo dare il massimo. Lautaro? Anche senza la fascia è un trascinatore, sta segnando tantissimo ed è fondamentale per questa Inter. Non è una questione di avere o meno la fascia, è un leader comunque. Barella non ha la fascia di capitano ma fa cose che ti lasciano a bocca aperta. Siamo venticinque capitani.

 

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