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L’attacante dell’Inter, Romelu Lukaku, ha concesso una intervista esclusiva a Sky Sport 24. Tanti gli argomenti trattati dal belga. Ecco le sue parole: “Sto molto bene. Ho appena fatto un ottimo allenamento col mister ed il preparatore. La squadra sta bene, ho voglia, dobbiamo continuare a lavorare e a prepararci per Napoli. Adesso sto lavorando forte, cercherò di rispondere in campo. Periodo della trattativa? Quando ero in Nazionale, mi pare contro l’Olanda, abbiamo avuto una conversazione col patron del Chelsea. Ho detto tutto ciò che avevo da dire, anche con il mio rapporto con l’allenatore e allora ho deciso di andare all’Inter. Poi di lì, per due settimane siamo andati davvero veloci, ho lasciato il mio avvocato per i dettagli e adesso sono qui”.
E ancora: “Quando sono tornato ero nervoso, però alla fine io devo fare di tutto per aiutare questa squadra perché l’Inter mi ha dato l’opportunità della mia carriera. Adesso siamo tornati insieme e vogliamo fare cose buone per questa squadra. Rapporto con Jay-Z. Lui è stata la prima persona che mi ha chiamato dopo lo Scudetto, abbiamo passato poi giornate insieme a New York. E poi lui mi ha spinto anche a tornare qui. Guarda tantissime partite dell’Inter ed è una grande persona. I miei amici fanno parte della mia famiglia. Mi hanno aiutato con il trasferimento e abbiamo avuto un bel rapporto. Le persone più importanti? Rock Nation e la mia famiglia, mia madre e i miei figli su tutti”.
Proseguendo poi: “Spogliatoio? Non è cambiato nulla. Adesso devo arrivare con una testa senza problemi. Loro lo fanno perché sanno che quando tu mi attacchi, c’è sempre una reazione e io vado a 2000, è sempre stato così. Siamo un gruppo competitivo, ma siamo anche amici, una cosa unica nel calcio. Usciamo insieme, mangiamo insieme. Gol dopo 2 minuti col Lecce? Ho pensato, è 1, adesso testa al second (ride, ndr). Ricordo anche il gol di Denzel, lo abbiamo usato bene, è stato quello il gol importante che ci ha fatto vincere la partita. Siamo andati tutti verso di lui ed è stata una bella cosa. Si vede che la squadra è unita. Emozione più forte il mio rientro a San Siro, ma anche il gol in Champions col Plzen, perché c’era mio figlio Romeo, che ha 4 anni e sta iniziando a capire il calcio, e ha visto papà fare gol. Lui è un tifoso pazzo dell’Inter, e dopo la partita mi ha visto in una maniera unica. I tifosi dell’Inter sono speciali, i migliori che ho visto nel mondo. Anche se siamo in difficoltà loro ci aiutano. Pensavo che fossero arrabbiati con me, ma invece no. Io ho detto la verità, perché sono andato via, e lo hanno capito. Ora sono qui, e spero di rimanere anche nel futuro, perché per me l’Inter è tutto”.
E ancora: “Scuse dopo il gol col Plzen? Perché i tifosi dell’Inter rimangono sempre nel cuore. L’Inter mi ha dato l’opportunità di essere Romelu Lukaku. Facevo tanti gol anche prima, ma non vincevo. Qui vinco, con l’amore dei tifosi e della società, rimarranno sempre nel mio cuore. Speriamo di alzare trofei dentro questa società. Infortunio? Era un infortunio veramente grave, il tendine del flessore era rotto. Pensavo di tornare veloce, ma avevo sempre la sensazione di dolore. La prima volta per me in 13 anni, se vieni a casa mia ora è come un ospedale. Ma questa volta non sono riuscito a recuperare. Sono andato al Mondiale con 2 allenamenti in 4 mesi. Ma mi sono detto subito che non ero al 100%, adesso riposo per 5 giorni, e poi sono andato a Dubai e ho ripreso ad allenarmi. Adesso ho tanta voglia di ritrovare il campo”.
Sul futuro della panchina del Belgio: “Henry per me è il prossimo allenatore della Nazionale del Belgio. Perché ha il rispetto di tutti i giocatori, ha vinto tutto, che sa allenare, e che sa cosa fare per arrivare lì. Conosce tutto lo staff. Lui è il nuovo allenatore della Nazionale per me. Non so chi prendono, però penso che noi non doobiamo iniziare da 0. Non abbiamo vinto, dobbiamo solo continuare così. Non penso che la Nazionale belga prenderà un allenatore che vorrà partire da 0. Per me non vale la pena.”
Su Inzaghi: “Lui sa come stimolare i giocatori. Ha trovato lo stimolo con me, il punto per trovare il leone dentro di me. Mi provoca, ma c’è sempre una reazione. Questa è una buona cosa, lui sa che io lo stimo a livello personale. Partita col Napoli? Loro sono davvero forti, Spalletti e i giocatori sono incredibile. Da fuori ho visto tanto le altre squadre, e il Napoli fa tanti gol. Kvara, Zielinski, Politano, Osimhen. Chi è più forte tra noi due? Lui è veramente forte, ora è lui il migliore attaccante, sta facendo veramente bene. Abbiamo rispetto, ma non paura. Svolta? Quando abbiamo fatto la riunione. Avevamo tutti voglia di fare bene per la squadra e per noi stessi. Siamo qui per vincere, e non c’è alibi. Noi dobbiamo fare le cose per questa squadra e dare il massimo ogni giorno. Correre di più per i compagni. Dalla partita col Barcellona abbiamo dimostrato che siamo squadra, dobbiamo continuare così. Due anni fa, quando abbiamo vinto, tutti correvano. Il calcio è diventato di transizione, guarda la Francia o l’Argentina. Adesso ci siamo allenati su tanti modulil e siamo pronti”.
Su Lautaro Martinez: “Dopo la finale gli ho subito mandato un messaggio. Sono contento per lui, l’ho abbracciato. Ogni giocatore vuole vincere il Mondiale, ma lui lo ha fatto. Spero che adesso possa fare cose belle per noi, con una nuova energia, e io penso che la seconda parte del campionato gli farà bene. Dzeko? Con Edin ho un grande rapporto, anche quando lui era alla Roma. Io mi ricordo quando ho firmato qui, la prima volta, Edin doveva venire anche lui, ma non è venuto più. Abbiamo caratteristiche completamente diverse, lui fa più sponde, io attacco più lo spazio, vicino l’area invece siamo più complementari. Penso che io posso giocare con chiunque, e così lui e così Lautaro. Poi dipende dal mister. Possiamo anche giocare tutti e 3, con Lautaro trequartista. Anche Correa, stiamo tutti fisicamente bene, e dobbiamo fare il bene dell’Inter”.
E ancora: “Esultanza con Dimarco? La gente deve sapere che Fede è il primo giocatore che mi ha aiutato davvero tanto all’Inter. Un amico, mi ha insegnato tante cose. Lui parla un po’ di francese, io capivo l’italiano ma capirlo era difficile e lui mi ha aiutato. Quando è andato a Verona il rapporto è sempre rimasto, e ora lui è mio amico di Fifa. Giochiamo al Pro Club, dove ognuno ha il suo giocatore. Ieri non abbiamo giocato, ma oggi, se siete online su Pro Club, potreste trovarci (ride, ndr)”.
Chiusura su Ibra e la sua chiusura di carriera: “Murales di me contro Ibrahimovic? Spero che anche lui rientri in campo. C’è sempre il rispetto per le cose che ha fatto in carriera sua, ha giocato anche per l’Inter. Penso che la gente vuole vedere queste partite, e spero che lui torni il più presto possibile. Desiderio per il futuro? La gente sa cosa voglio, adesso devo fare tutto il necessario per vincere, alla fine parliamo se verrò riscattato. Chiudere la carriera all’Inter? Beh, è normale, ma poi devo chiudere all’Anderlecht. Adesso c’è mio figlio che sta giocando nell’Inter Academy. Ora sto bene, qui, ho l’ambizione di cresce e noi vogliamo rimanere qui, e alla fine parliamo speriamo di trovare una soluzione. Ciao tifosi, spero che passiate dei bei 6 mesi. Grazie per l’amore come sempre, so che è stato difficile fino ad ora, ma ci riprenderemo. Spero che abbiate passato delle buone feste. Peace and love, e forza Inter sempre”.
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